Traffico pedonale a Jesolo
Traffico pedonale a Jesolo

La giunta comunale di Jesolo ha adottato il nuovo Piano urbano del traffico. La delibera approvata dall’amministrazione contiene i dettagli del progetto che va ad aggiornare il precedente PUT risalente al 1997 introducendo una nuova visione del sistema di circolazione che prevede, tra le altre cose, l’istituzione della Zona 30 in diverse aree della località a partire dalle vie principali del lido e l’incremento delle zone di sosta. L’iter per l’aggiornamento del PUT ha preso avvio nel luglio 2019 fissando l’obiettivo di “attivare tutte le iniziative al fine di conseguire il miglioramento delle condizioni di mobilità e della sicurezza stradale con bassi costi, in termini di incidentalità, inquinamento atmosferico e acustico” favorendo, inoltre, “gli utenti deboli della strada quali pedoni, disabili in carrozzella e ciclisti”. Così il piano, elaborato dalla società Aleph, fissa come obiettivi quello di soddisfare il fabbisogno di mobilità attraverso soluzioni integrate, un potenziamento dell’offerta di sosta, un rafforzamento della rete ciclo-pedonale, il miglioramento delle condizioni di sicurezza, l’incentivazione del trasporto non motorizzato, la valorizzazione commerciale e turistica del centro storico e la promozione di stili di vita virtuosi. Il nuovo PUT recepirà le previsioni della variante al Piano degli interventi (PI) soprattutto per ciò che riguarda le nuove aree di sosta, consentendo così di costruire un nuovo sistema della mobilità che caratterizzerà l’intero territorio comunale e che sarà orientato alla mobilità pedonale e ciclabile, a una diversa fruibilità dello spazio pubblico e a una migliore accessibilità e vivibilità del lido.

Le Zone 30

Uno degli strumenti per alleggerire la rete stradale e incrementare la sicurezza viene introdotto con la creazione di Zone 30 ma anche l’ampliamento di zone pedonali e ZTL per andare a definire un sistema di percorsi protetti caratterizzati da un’alta qualità dello spazio urbano a disposizione di residenti e ospiti della città. Le Zone 30 prevederanno la relazione tra una pluralità di tenti e di funzioni, garantendo più sicurezza e vivibilità. L’entrata in vigore della nuova modalità di utilizzo delle vie sarà pre-segnalata agli utenti attraverso adeguata cartellonistica, e nei punti interessati sarà installata nuova segnaletica e realizzate le indicazioni orizzontali.

La sosta

Nonostante la presenza di numerose aree di sosta, l’offerta fatica attualmente a soddisfare l’ingente domanda estiva e la possibilità di parcheggiare negli stalli lungo la strada nelle aree centrali del lido contribuisce a degradare lo spazio urbano ma anche a generare la congestione nelle aree più centrali e prossime al mare. Per queste ragioni, il nuovo piano punta a rafforzare la sosta nelle aree esterne al centro abitato attraverso l’inserimento di HUB intermodali della mobilità presso i centri commerciali. La riorganizzazione sarà accompagnata dalla revisione del sistema di tariffazione per scoraggiare gli utenti a parcheggiare nelle aree più centrali per lungo tempo (superiore a 5 ore). Chi parcheggerà negli HUB intermodali potrà raggiungere le aree centrali con il servizio pubblico, le navette, i taxi o il sistema di bike sharing. Tuttavia, chi avrà necessità di parcheggiare nelle aree urbane, potrà farlo ma utilizzando un percorso predeterminato e quindi potrà prenotare preventivamente un posto auto nelle aree sosta disponibili. Lo stesso percorso sarà utilizzato da residenti, operatori commerciali e clienti delle strutture ricettive. Tra le nuove aree di sosta, il progetto approvato dall’amministrazione prevede la realizzazione di un parcheggio multipiano (Silos) lungo via Aquileia, tra via delle Nereidi e via delle Morene.

I percorsi predeterminati

Questi percorsi guideranno gli utenti della strada in entrata e in uscita in base alla zona della città che necessitano raggiungere o dalla quale devono ripartire. Saranno creati 7 percorsi, individuati da altrettanti differenti colori:

Percorso 1 Rosa – Frova, Cristoforo Colombio, Oriente

Percorso 2 Viola – Frova, Roma Sinistra, Ca’ Gamba

Percorso 3 Verde – Frova, Picchi, Levantina

Percorso 4 Giallo – Frova, Picchi, Levantina, Aquileia

Percorso 5 Rosso – Frova, Picchi, del Marinaio, XIII Martiri, Aquileia

Percorso 6 Blu – Frova, Picchi, Roma Destra, Aleardi

Percorso 7 Fucsia – Frova, Picchi, Roma Destra, Padania, Gorizia

Tecnologie per la mobilità

A supporto degli utenti, e a coordinamento del nuovo sistema di mobilità, vi sarà un investimento nei sistemi ITS (Intelligent Transport System) che richiedono impegni di spesa molto contenuti rispetto a quelli infrastrutturali e assicurano un tasso di ritorno dell’investimento molto più rapido. Attraverso queste tecnologie saranno controllati gli accessi alle ZTL, comunicati messaggi variabili con pannelli nei pressi delle aree di sosta e lungo le vie principali, controllate le infrazioni relative – soprattutto – al passaggio con il rosso ai semafori e agli eccessi di velocità, fornite informazioni sui mezzi pubblici e alle pensiline.

Le ciclabili

L’importante vocazione cicloturistica, dovuta alla presenza della Laguna, del sistema dei canali, al valore ambientale e culturale del territorio e soprattutto alla connessione con percorsi cicloturistici di interesse nazionale e internazionale, rendono Jesolo una meta perfetta per un turismo orientato alla sostenibilità. In questo caso l’intenzione è quella di completare gli itinerari previsi dallo Jesolo Ambient Bike e dallo Jesolo Bike Masterplan, proseguendo con l’iter che interessa la Ciclovia Trieste-Venezia (Eurovelo 8), quindi nel contesto di una ciclovia europea, intervenendo su via Cristoforo Colombo e il percorso lungo il fiume Sile.

“È importante dare a Jesolo un sistema della mobilità integrato, moderno, orientato alla sostenibilità e soprattutto sicuro – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Il nuovo Piano urbano del traffico è un tassello che compone il mosaico, certamente una parte fondamentale, ma il lavoro non finisce qui. Il piano rappresenta, quindi, uno strumento per progettare gli interventi che metteremo in campo da qui in avanti ma ci fornisce una visione d’insieme basata su quei concetti che citavo prima e che caratterizzano, ormai, tutte le città moderne”.