Siamo verso la conclusione della sesta settimana estiva di preparazione del Benetton Rugby. A tracciare il programma di lavoro svolto e quello da attuare nelle prossime settimane, ci pensa Jim Molony, capo della preparazione fisica dei biancoverdi:

Jim, come procede la preparazione estiva?
“I giocatori sono in ottima forma e sono tornati questa estate in condizioni fisiche eccellenti. Tra un mese avremo il primo incontro di United Rugby Championship contro Glasgow, pertanto in queste settimane si sta lavorando tanto con la palla. Bisogna assicurarsi che per quel giorno si possa giocare un rugby di alta qualità“.

Qual è l’attuale stato di forma della squadra considerato che hanno cominciato a gruppi in settimane diverse?
“I nostri standard di fitness sono molto alti. Ai nazionali, aggregatisi più tardi, abbiamo dato obiettivi di fitness durante le ferie. Era importante che tornassero in ottime condizioni e abbiamo chiesto loro un lavoro specifico per arrivare ad un livello fisico simile a chi si sta allenando da inizio luglio. E’ stato un lavoro di crescita graduale, ma con alta intensità, un’elevata abilità così da essere allo stesso punto della preparazione rispetto al resto del gruppo”.

Quali obiettivi dovrà raggiungere la squadra dal punto di vista fisico?
“Il presupposto principale per assicurarci di poter raggiungere tutti gli obiettivi di fitness è consegnare i giocatori nelle migliori condizioni fisiche per il gioco che vogliamo fare. Quindi, sfruttando i gps, bisogna che i ragazzi senza palla adottino la stessa intensità richiesta rispetto a quando hanno l’ovale in mano, analizzando poi nel dettaglio le posizioni e le richieste individuali. Perciò la condizione fisica di un pilone è diversa da quella di un trequarti, il pilone avrà molto lavoro e contatto fisico, mentre per un trequarti è molto importante vedere il livello di velocità e rapidità raggiunta”.

Qual è invece lo stato di forma dei tanti giovani ragazzi che abbiamo in gruppo?
“Ci sono anche i ragazzi dell’Accademia e sin da subito mi sono sembrati in forma, direi che tutti lo sono. Si stanno applicando molto per arrivare ad un grado maggiore per il livello richiesto, sono seguiti sia dagli allenatori dell’Accademia che da quelli della Prima Squadra. Inoltre i giocatori con più esperienza presenti sin dal primo giorno di precampionato, come Duvenage, Wegner o Pasquali, hanno aiutato i più giovani ad inserirsi nel gruppo”.