La frutta autunnale è ricca di vitamine e sali minerali. L’arrivo dei primi freddi può mettere a dura prova l’organismo, per questo è importante portare in tavola elementi presenti in natura, ricchi di preziose proprietà benefiche per l’organismo.

Gli alimenti tipici di questi mesi sono uva, cachi, melograno, castagne, mele, pere,  nocciole, agrumi e kiwi. Scopriamo come integrarli al meglio nella dieta quotidiana.

Frutta autunnale: le mele e le pere

Le mele sono una tipologia di frutta particolarmente ricca di flavonodi. Ipocaloriche, contengono in prevalenza acqua, zucchero, fibre, vitamine e potassio e hanno effetti antinfiammatori e antiossidanti.

In autunno sono disponibili diverse qualità come le mele gala, red delicious, golden delicious e granny smith.

Altrettanto salutari sono anche le pere william, decana, abate e kaiser. Per preservare al meglio le proprietà benefiche di questo frutto è consigliabile lasciar maturare le pere a temperatura ambiente, salvo poi conservarle in frigorifero fino al momento del consumo.

Frutta autunnale: uva e castagne

L’uva è un alimento zuccherino che contiene l’80% di acqua, ma anche vitamina B e C, potassio e fibre. Questa tipologia di frutta si divide in bianca e rossa e al momento dell’acquisto deve presentarsi “piena”, non eccessivamente matura e ben attaccata al grappolo.

La castagna di per sé è un seme: il frutto vero e proprio, infatti, è il riccio. Preziosa fonte di carboidrati, apporta all’organismo anche vitamine e sali minerali e deve essere consumata cotta (affinché gli amidi vengano trasformati in zuccheri).

Questo alimento, inoltre, è particolarmente utile in caso di anemia, stanchezza, stitichezza ed esaurimento fisico e psichico.

Agrumi e cachi

Gli agrumi (come arance e mandarini) sono un vero concentrato di vitamina C, sostanza antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, contengono anche fibre alimentari e contribuiscono a stimolare la funzionalità intestinale, aumentando il senso di sazietà.

Il caco (noto anche come loto del Giappone) può risultare gustoso, ma anche allappante: la differenza è legata al raccolto, all’ambiente in cui è maturato e alla varietà.

La tipologia senza semi risulta particolarmente gustosa quando la polpa diventa molle dopo un periodo di maturazione. I cachi mela, invece, hanno i semi e vengono consumati quando sono ancora leggermente duri (con una consistenza simile a quella delle mele). La varietà quadrata (o ‘dolce’), infine, ha la forma appiattita e squadrata e la polpa molto gustosa.