Artigiani al lavoro (foto di repertorio)
Artigiani al lavoro (foto di repertorio)

La Giunta comunale, riunitasi oggi, ha approvato la delibera con la quale l’Amministrazione comunale ha stabilito di stanziare una somma di 500mila euro per finanziare un bando con il quale erogare contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese operanti nel campo dell’artigianato.

“A seguito dell’emergenza sanitaria da COVID19 – spiega l’assessore al Bilancio Michele Zuin – questa Amministrazione comunale ha investito importanti risorse per aiutare quelle attività del territorio che sono state particolarmente penalizzate in seguito ai provvedimenti normativi restrittivi volti ad evitare la diffusione del virus. Proprio con questo spirito abbiamo voluto definire le linee guida per approvare il bando che consenta di erogare questi importanti contributi per tutte quelle realtà artigianali che, avendo subito la difficoltà del momento, potranno avere delle utili risorse per poter ripartire. Un provvedimento fondamentale perché tenderà una mano a tanti artigiani che, con il loro lavoro e il loro impegno, portano avanti le tradizioni e le eccellenze veneziane”.

“L’Amministrazione è vicina alle attività produttive con i fatti – dichiara l’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga. L’approvazione di questa delibera indica chiaramente la nostra volontà di aiutare anche tutte quelle attività artigianali che si sono trovate in difficoltà a causa dell’Acqua Granda, prima, e della pandemia poi. Soprattutto, abbiamo voluto sostenere le attività presenti nella Venezia insulare che ha subito il danno maggiore per la mancanza di turismo. Con la pandemia la città ha perso quel turismo di qualità, ovvero tutte quelle persone che vengono in città perché la amano e, quando fanno un acquisto, sono consapevoli di portarsi a casa un pezzo di Venezia, della sua cultura, della sua eccellenza. Attraverso l’artigianato portiamo avanti tutte quelle tradizioni che hanno fatto la storia di Venezia, che l’hanno resa grande. Non potevamo correre il rischio di perdere un valore così grande e, grazie soprattutto alla gestione virtuosa del bilancio, siamo riusciti a reperire i fondi per aiutare concretamente queste attività. Ringrazio le associazioni di categoria con le quali ci siamo confrontati e che hanno appreso favorevolmente l’iniziativa promossa dall’Amministrazione che si sta fortemente impegnando affinché nessuno rimanga indietro”.

Nello specifico, come si legge dalle linee guida per la composizione del bando, ecco i principali requisiti per poter accedere al contributo: in primis il contributo è riservato alle imprese artigiane aventi la sede principale e almeno un’unità locale ubicata nel territorio del Comune di Venezia, iscritte in CCIAA e che abbiano subito nel 2020 una riduzione di fatturato di almeno il 30% rispetto all’ammontare del fatturato registrato nel 2019. Inoltre le imprese devono essere attive al momento di presentazione della domanda, essere in posizione di regolarità contributiva con il Comune di Venezia relativamente a IMU, TASI, TARI, COSAP, CIMP per le annualità 2020 e precedenti. Sono escluse dalla partecipazione al bando le imprese del settore alimentare/ristorazione e del settore dei trasporti. L’aiuto sarà concesso nella forma di contributo a fondo perduto per un importo pari al 5% del fatturato 2019, non potrà essere inferiore ad 1.500 euro e non potrà superare i 10mila euro – fermo restando che lo stesso non potrà in ogni caso essere superiore al 15% del fatturato 2019). Inoltre questi parametri sono aumentati del 10% nel caso in caso di perdita di fatturato tra il 40% e il 50%, del 20% in caso di perdita di fatturato maggiore del 50% e non superiore al 60%, del 30% in caso di perdita di fatturato maggiore del 60%. Potrà essere aumentato del 50%, in presenza di unità operativa situata in Venezia insulare (Centro Storico, Isole ed Estuario). Infine, nel caso in cui il valore complessivo dei contributi richiesti risulti superiore alle disponibilità stanziate con questa delibera di Giunta, ogni singolo contributo verrà ridotto proporzionalmente.