“Per una vita intera erano stati inseparabili sul lavoro nel loro locale come nella vita privata. La morte li ha separati solo per pochi giorni, oggi Alba e Ado sono riuniti in quell’intesa che ha caratterizzato quel tempio dell’ospitalità e della tradizione gastronomica veneta che sono le Beccherie a Treviso”.

Così il Presidente della regione del Veneto ricorda Alba Di Pillo Campeol, nota ristoratrice trevigiana, scomparsa a meno di due settimane dalla morte del marito Ado con il quale ha condiviso tanti anni di lavoro e di passione in cucina.

Alba Di Pillo Campeol era conosciuta in lungo e in largo nel mondo della gastronomia per aver codificato, assieme al pasticcere e gelatiere Roberto “Loli” Linguanotto, oltre 50 anni fa, l’odierna ricetta del Tiramisù, che veniva servito ai clienti nell’allora ristorante di famiglia, Le Beccherie di Piazza Ancillotto, in centro a Treviso.

“È proprio dalla fantasia e dalla passione di soddisfare il palato dei clienti di Alba che è nato il Tiramisu – prosegue il Presidente -. Uno dei dolci più famosi della pasticceria internazionale, una bandiera del Veneto, che ha conquistato il mondo. Un’eccellenza che ha fatto del locale all’ombra di Palazzo dei Trecento un richiamo che ha varcato i confini”.

“Ai familiari già provati dal recente lutto – conclude Zaia – esprimo le mie condoglianze con un pensiero di gratitudine ad Ado e Alba per aver contribuito a far apprezzare il Veneto a livello internazionale”