Come promesso, abbiamo lanciato l’iniziativa “La voce del tifoso” che dà largo spazio alle opinioni, alle immagini, alla vita ed alle iniziative dei tifosi, degli ultras e degli appassionati sportivi cittadini.

Oggi abbiamo deciso di pubblicare una email ricevuta durante la settimana da un appassionato e tifoso dei Reyer Venezia Mestre, storica squadra di pallacanestro che milita in serie A.

Se volete lasciare il vostro contributo, qualche foto della tifoseria (quindi il punto di vista di un appassionato dagli spalti) o semplicemente una vostra lettera aperta, potete contattarci a redazioneweb@tobeplus.it indicandoci di quale squadra state parlando e allegando le vostre fotografie autorizzandoci alla pubblicazione di tutto il materiale.

La nostra iniziativa è aperta a tutti gli appassionati di tutti gli sport cittadini!

Buona lettura!

Matteo Venturini

Quale cultura cestistica?

di Cristiano Locatelli

Versione 2Io parto da una considerazione/provocazione: in Italia ed in particolare a Venezia è presente una cultura cestistica?

…e non parlo solo della tifoseria ma anche della dirigenza.

Aver silurato un coach di spessore come Recalcati per colpa di una flessione di rendimento e forma fisica da parte di tutta la squadra dovuta anche all’impegno in coppa (ricordare come andava Sassari lo scorso anno mentre era ancora impegnato in coppa salvo poi andare a vincere il campionato) è stata una follia a mio avviso. Era dai tempi di Tonino Zorzi che Venezia non aveva un allenatore degno di questo nome e la società non trova di meglio da fare che esonerarlo giustificandosi “…dovevamo dare un segnale forte, una scossa…”

…e tifosi furibondi su social che esultano di quanto successo, rincarano la dose chiedendo “epurazioni totali” al grido di “…via tutti!!!”

Quindi ripeto: siamo veramente sicuri di avere una cultura cestistica in questa città?

Io vedo molti tifosi con mentalità “calcistica” vestire i panni di intenditori/tifosi di basket semplicemente per la mancanza di una squadra di calcio veneziana per cui tifare.

Certi atteggiamenti, certi modi di sostenere la squadra (solo quando va bene, contestandola quando perde) appartengono ad un modo di seguire lo sport che non appartiene al mondo del basket.

Dovremmo guardare agli Stati Uniti dove ci sono squadre che non vincono un campionato da decenni, che confezionano strisce negative di sconfitte infinite e ciò nonostante continuano a riempire i palazzetti e sono costantemente sostenuti dai loro tifosi.

Perchè questo è lo spirito che anima questo bellissimo sport.

Si possono commettere errori di preparazione alla partita, si possono commettere errori nei cambi, si possono perdere partite, ma questo non deve mettere in discussione un allenatore che sempre per primo si è assunto le proprie responsabilità mettendoci per primo la faccia.

E la tifoseria non può e non deve contestare la propria squadra se non riesce a vincere ma anzi deve sostenerla con maggior forza per far sentir loro quanto noi tutti teniamo a loro, alla squadra ed a questi storici colori.

Prima acquisiremo una mentalità cestistica e prima torneremo a vincere e a divertirci.