114 gatti da adottare all’Associazione GattiVagabondi di Villorba tra cuccioli e adulti

 

Ogni anno la musica si ripete identica: con i primi mesi caldi cominciano a fioccare ritrovamenti di gattini abbandonati e richieste di aiuto per situazioni di disagio. L’Associazione GattiVagabondi, dal 2009 impegnata in prima linea nel territorio trevigiano e limitrofi, di storie ne ha viste e sentite tante e quest’anno non fa eccezione: sono ben 135 i gatti entrati nel rifugio di via Boccaccio a Villorba nel primo semestre del 2024, senza contare quanti sono stati accolti nelle case dei volontari; 80 di questi sono stati già adottati, gli altri cercano meritate cure e affetto. Al momento, tra stalli e rifugio, ci sono 114 mici in cerca di casa.

Agosto, il mese di quiete per eccellenza, fa eccezione solo in via Boccaccio a Villorba, dove si trova il rifugio dell’Associazione GattiVagabondi, una casa gialla che accoglie con scritte “feline” alle pareti e alcuni mici affacciati alle finestre. Qui ogni mattina i volontari sono intenti a pulire le stanze, lavare ciotole, sfamare e curare gatti, trovando anche il tempo per qualche coccola. Ben 55 sono accolti in rifugio in questo preciso momento (dato in continua evoluzione) mentre 69 si trovano “in stallo” nelle case delle volontarie, ovvero accuditi altrove per non sovraffollare il rifugio in attesa di trovare loro una casa per la vita.

I telefoni dei volontari continuano a squillare: dai primi caldi, quindi da aprile, fioccano le telefonate di gattini trovati da attenti passanti nei fossi, altri vengono lanciati da auto in corsa, altri ancora lasciati nei giardini di persone inconsapevoli, ma c’è anche chi li chiude nei sacchetti di plastica e li abbandona in luoghi poco frequentati ad agonizzare per ore. Anche i gatti adulti, però, sono protagonisti di storie spesso di grande disagio. Lolita e Valentina, per esempio sono arrivate in rifugio tramite assistenti sociali per decesso loro proprietaria, insieme ad altre gatte femmine che fortunatamente in questi mesi sono state adottate; Elinor e Marian sono state abbandonate insieme sul Montello: Marian aveva appena partorito 5 cuccioli ed Elinor ha partorito il giorno dopo essere arrivata in rifugio; la dolcissima Olga è arrivata un paio di mesi fa con mandibola e zampa lesionate da tempo, non recuperabili; ma c’è anche Johnny, un gatto di 10 anni il cui padrone deceduto e nessuno dei familiari vuole tenerlo con sé.

L’Associazione come sempre ce la mette tutta, ma le risorse e lo spazio disponibili sono sempre al di sotto delle necessità e per questo si appella a cittadine e cittadini per tenere in stallo i nuovi arrivi: basta una piccola stanza tranquilla, un bagno per esempio, e un po’ di tempo a disposizione per monitorare la situazione. L’Associazione fornisce il necessario, compresi cibo, eventuali medicinali e assistenza, finché soprattutto i più piccoli non sono abbastanza in forze per essere messi in adozione, iter di cui si occupano sempre i volontari. Per quanti volessero aiutare ma non hanno possibilità di accogliere queste creature sfortunate, è possibile fare all’Associazione donazioni economiche a supporto delle tante spese veterinarie, ma anche di cibo per mamme e cuccioli o di materiale come asciugamani ben tenuti, detersivi e carta assorbente.

Per informazioni su come aiutare, contattare Mayla: 324 0516659.

La nostra è una piccola associazione ma riceviamo telefonate da tutta la provincia e a volte anche da fuori regione. Non riceviamo sostegni pubblici e chi ci conosce sa quanto i volontari e le volontarie si facciano in quattro, anche in otto e in dieci per queste creature condannate dall’egoismo umano” – spiegano i volontari dell’Associazione GattiVagabondi di Villorba – “Noi volontari siamo persone normali, come tutti, con delle vite e lo stesso numero di ore in una giornata, e ai nostri concittadini e concittadine chiediamo di non voltarsi dall’altra parte: a volte basta davvero un minimo sforzo da parte di tante persone per salvare queste piccole vite innocenti. Siamo sicuri che ci siano anche molte persone di gran cuore in questo territorio: se ci siete, noi vi aspettiamo”.