Carabinieri di Mestre in azione
Carabinieri di Mestre in azione

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, ieri pomeriggio, hanno arrestato su Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere un cittadino straniero, già noto per i numerosi precedenti penali, responsabile di una serie di furti, commessi dall’agosto 2020 al gennaio 2021 nel territorio di Mestre, con “sconfinamenti” anche a Marcon e Salzano.

I Carabinieri infatti hanno dato corso ad un’ordinanza emessa dal Magistrato lagunare nei suoi confronti, disponendone la cattura e la traduzione in carcere, per scontare la misura cautelare della massima gravità, per una serie impressionante di furti, l’Ordinanza ne elenca undici, commessi sin dall’estate e proseguiti per tutto l’inverno. La serie di furti ha fatto sì che sia Carabinieri che Polizia di Stato convergessero sul medesimo obiettivo, atteso che a turnazione le rispettive “Gazzelle” o “Pantere” intervenivano sul territorio per segnalati furti ai danni di piccoli esercizi pubblici.

Il filo conduttore di tutti i furti era il c.d. modus operandi, ed i tratti comuni erano: la tempistica notturna in cui avvenivano e gli obiettivi, quasi sempre bar-punti ristoro-piccole tabaccherie, con la sparizione di piccole somme (quasi sempre il fondo cassa di poche centinaia di Euro), previa effrazione delle vetrate degli infissi.

Nel dettaglio, gli obiettivi sono stati questi: il Bar “Double C” all’interno del parco San Giuliano di Mestre, colpito per ben tre volte ad agosto, settembre e poi a novembre, la Tabaccheria Zanon di Campalto, è colpita due volte a dicembre ed a febbraio, per passare ad una nuova “doppietta” ai danni del bar “80 Ristorante snackbar” di Marghera a febbraio, poi c’è il “Non solo caffè” bar di Chirignago a settembre, i locali “Amici miei” e “Tiramisù” a Marcon nella stessa notte di novembre, a dicembre lo “Snack bar Cadaloa” di Salzano.

Proprio l’effrazione delle vetrine ha però tradito il ladro seriale, che – oltremodo sicuro di sé – ha lasciato le sue tracce sia papillari che ematiche sulla scena del delitto. Gli indizi sono stati evidenziati e successivamente repertati, in particolar modo dalla Squadra Rilievi del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Mestre. Il database centrale, opportunamente interrogato, ha fornito chiare indicazioni sull’identità del proprietario di quelle tracce, che è stato poi messo a confronto anche con le immagini delle videosorveglianze acquisite presso i bar e le tabaccherie colpite quando presenti. Non vi sono dubbi per gli investigatori, l’uomo ripreso mentre rompe le vetrine e fugge con i pochi euro della cassa (in un caso con soli due tramezzini) è sempre lo stesso. Dallo studio delle immagini di videosorveglianza, Carabinieri e Polizia, sono giunti alla sua individuazione.

Le risultanze delle indagini sono state condensate in una corposa informativa all’Autorità Giudiziaria di Venezia che ha emesso  provvedimento restrittivo, eseguito ieri.

Controllato e rintracciato all’interno di un piccolo albergo del centro, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto e portato prima presso gli uffici della Compagnia Carabinieri per le attività del caso, al termine delle quali, è stato definitivamente portato nel carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.