Il sindaco Baseggio: «Vogliamo aiutare i nostri coltivatori preservando il tessuto agricolo in modo che le coltivazioni siano rispettose dell’ambiente e resistenti ai vari parassiti che nuocciono alla salute e all’economia»

 

Per contrastare la diffusione della “Flavescenza dorata” sul territorio comunale, il Comune di Ponzano Veneto ha deciso, per il terzo anno consecutivo, di destinare un contributo di Euro 3.000 in favore del C.E.C.A.T. (Centro per l’Educazione, la Cooperazione e l’Assistenza Tecnica nel settore primario) a sostegno del “Progetto monitoraggio Scaphoideus titanus 2023“.

L’obiettivo è quello di monitorare la diffusione di una grave patologia della vite come la “Flavescenza dorata”, fitoplasma (da cicalina) che si insedia nei vasi linfatici, ostacolandone il flusso, con conseguenti pesanti alterazioni fisiologiche che portano alla morte della pianta e alla contaminazione di quelle vicine.

In questo contesto, il C.E.C.A.T.  (in collaborazione con gli esperti della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Padova) da anni opera per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa problematica che può essere arginata solamente con lo sforzo congiunto di tutti i viticoltori del territorio per evitare iniziative individuali da parte degli agricoltori che possono aggravare ulteriormente una situazione già fortemente compromessa. 

«L’intento che stiamo proseguendo è quello di aiutare, da una parte, i nostri coltivatori e, dall’altra, di preservare il tessuto agricolo delle nostre aree in modo che le coltivazioni siano rispettose dell’ambiente e resistenti ai vari parassiti che nuocciono alla salute e all’economia dichiara il sindaco Antonio Baseggio Un obiettivo raggiungibile tenendo costantemente formate le aziende agricole del territorio in materia di contenimento della diffusione della “Flavescenza dorata” della vite con metodi di lotta integrata ai parassiti volti alla riduzione dell’impatto ambientale e alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo. Per farlo coinvolgiamo costantemente le imprese agricole e vitivinicole sulle tematiche della coltivazione biologica, con particolare riferimento agli aspetti ambientali alla stessa connessi».

«Fortunatamente, dopo anni di difficoltà, il territorio ponzanese è sostanzialmente pulito rispetto alla Flavescenza dorata, ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia sottolinea il vicesindaco e assessore comunale all’agricoltura Michele Favaro La necessità è quindi quella di continuare ad aggregare gli agricoltori post monitoraggio, sia per risparmiare sui costi di trattamento che per diminuirne il numero. A Ponzano il 70% degli agricoltori ha già aderito al C.E.C.A.T., ma nel futuro puntiamo a creare sinergie anche con i Comuni a noi limitrofi per una consapevolezza diffusa, come già fatto in passato da Bolzano e Trento, due casi di best practice nel settore».

 

IL “PROGETTO MONITORAGGIO SCAPHOIDEUS TITANUS” 

Il progetto prevede un’attività articolata nelle seguenti tappe:

–  una prima fase di verifica e rilevamento direttamente in vigneto della presenza del vettore nelle cinque fasi giovanili e adulta, differenziata per stadio di sviluppo, prima e dopo il trattamento specifico contro la cicalina;  

– in seguito al trattamento specifico (da fine giugno/inizio luglio) inizia l’attività di monitoraggio dell’insetto tramite l’uso di trappole cromotropiche, che vanno raccolte e appese internamente ed esternamente al vigneto con una frequenza di 15/20 giorni, fino a fine settembre. Il lavoro poi prosegue con l’utilizzo di un microscopio stereoscopico per verificare la presenza di cicaline direttamente sulle trappole raccolte. Durante tutto il periodo del monitoraggio vengono raccolti ed elaborati i dati statistici relativi ai rilievi effettuati in campo;

– successiva stesura di una relazione sull’attività svolta ed effettuazione di incontri mirati con i conduttori dei vigneti per coordinare il lavoro di monitoraggio e per stabilire la data del trattamento specifico contro la cicalina.