Con il settore agroalimentare che rappresenta la perfetta sintesi di economia, lavoro, salute, cultura, storia e ambiente, è giusto sostenere lo sviluppo e la valorizzazione del Made in Italy anche sul fronte scolastico con corsi di studio mirati. E’ quanto afferma Coldiretti Treviso in riferimento alla proposta di istituire il “liceo del made in Italy” contenuta nella bozza del ddl sul Made in Italy.
Con il record delle esportazioni di 61 miliardi nel 2022, si tratta di un settore fortemente orientato ai mercati esteri dove il successo -precisa la Coldiretti – dipende proprio dalla capacità di far conoscere in forma integrata i primati del Made in Italy. Dietro ogni prodotto alimentare 100% italiano – continua la Coldiretti – c’è un territorio, una storia, una tradizione culturale, una abilità che bisogna sapere raccontare.
Non si tratta peraltro di una componente marginale dell’economia con il cibo che – sottolinea Coldiretti – è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nel 2022 nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. Il Made in Italy a tavola – conclude Coldiretti – vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.