Il debito accumulato da chi usufruisce del pasto senza pagare ammonta a circa 90mila euro. Riscontrate irregolarità nelle segnalazioni delle assenze dal servizio mensa

Il Comune di Treviso invita le famiglie che non lo avessero ancora fatto all’iscrizione al portale informatizzato del servizio mensa. La ditta Euroristorazione, affidataria della concessione del servizio di ristorazione nelle mense delle scuole dell’infanzia, elementari e medie statali del territorio comunale, ha rilevato che alcune famiglie, nonostante i solleciti, non hanno iscritto i propri figli al portale del servizio mensa pur usufruendo del pasto quotidiano (che il Comune copre nel totale dell’importo per le famiglie in difficoltà) mentre altre non pagano la quota dei pasti dei figli che frequentano regolarmente il servizio. 

Il debito delle famiglie per pasti non pagati ammonta a circa 90mila euro. In particolare, sono stati registrati 52 alunni non iscritti al  servizio mensa ma frequentati il refettorio,  108 alunni usciti dalla scuola per termine del ciclo scolastico con debiti per pasti non pagati, 115 alunni sospesi dall’iscrizione al servizio mensa perché non hanno saldato i pasti  degli anni scolastici precedenti ma sono iscritti all’anno scolastico 2021/2022. Infine, 1016 alunni regolarmente iscritti alla mensa ma con debito in accumulo, vale a dire utenti che stanno consumando i pasti e dovrebbero pagare e ricaricare il conto. Inoltre, è stata registrata un’irregolarità su alcune segnalazioni di assenza del figlio dal servizio mensa, risultate poi non corrispondenti al vero.

Il sistema informatizzato prevede infatti che il genitore segnali, al mattino con modalità on-line ed entro le ore 9, l’assenza del proprio figlio in mensa (per malattia o altri motivi). In tal modo non gli viene addebitato il costo del pasto per quel giorno.  

«Insieme alla ditta che eroga il servizio, abbiamo chiesto la collaborazione agli insegnanti e al personale delle scuole affinché segnalino alle famiglie le irregolarità suddette e le sollecitino a fare l’iscrizione o il rinnovo sul portale informatico», afferma l’assessore all’Istruzione del Comune di Treviso, Silvia Nizzetto. «Non solo il perdurare delle situazioni di morosità costringe ad attivare azioni di recupero ma ha implicazioni da non sottovalutare dal punto di vista sanitario: la mancata segnalazione di patologie e allergie al Comune determina un potenziale pericolo per il proprio figlio»