La pistola e le munizioni
La pistola e le munizioni

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre sono intervenuti presso una abitazione privata di via Genova e denunciato un cittadino tunisino – ex guardia giurata – e una donna mestrina per detenzione abusiva ed omissione di custodia di arma.

I fatti sono avvenuti nella serata di ieri, quando una donna tunisina chiama il 112 per segnalare una condotta poco chiara alla quale aveva assistito. Il primo racconto parla di una pistola con tanto di munizioni prelevata da una italiana, che aveva avuto accesso con le chiavi al suo appartamento e asseritamente incaricata dal proprio marito, in questo periodo in Tunisia, di prelevare la pistola – regolarmente detenuta dall’uomo – ed il munizionamento e portarle con sé.

L’operatore della Centrale Operativa ha attivato immediatamente l’autoradio, al fine di verificare la segnalazione che trattando di armi era doveroso approfondire. La casa della italiana, che si trova poco distante, viene raggiunta in pochi minuti. La donna non ha problemi a specificare la natura della sua visita a casa dei tunisini e nemmeno a consegnare l’arma ed i proiettili. I militari non credono a quello che viene detto: all’”amica” era stato chiesto dall’uomo il favore di recarsi a casa sua e portare con sé l’armamento, lasciato incustodito durante il soggiorno all’estero. Peccato che tale semplice condotta ha violato più norme penali, suscitando la denuncia sia dell’ex guardia giurata, che della italiana improvvida.

L’uomo, infatti, non solo è incorso nella violazione della omessa custodia di armi, ma – cosa ancora più grave – nella detenzione abusiva, poiché insieme alla pistola e munizionamento in regolare dotazione, i Carabinieri hanno trovato 50 proiettili extra, detenuti irregolarmente.

Nei confronti dell’”amica” scattava a sua volta la denuncia per detenzione abusiva di armi, poiché priva di qualsiasi titolo amministrativo di autorizzazione a tenerla in casa.

L’episodio è favorevole per richiamare la cittadinanza tutta al rispetto della specifica normativa che ha limiti molto precisi, facilmente oltrepassabili dalla condotta scellerata ed imprudente descritta.