L'operazione di arresto da parte dei Carabinieri
L'operazione di arresto da parte dei Carabinieri

Nel pomeriggio di martedì i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, hanno tratto in arresto SMOCANU Anatoli Petrovic, cittadino moldavo 32enne, pluripregiudicato, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia per “rapina e lesioni personali gravi”.

Lo straniero è infatti stato individuato quale responsabile di rapina e lesioni personali dolose gravi ai danni di un romeno, avvenute la notte del 7 agosto 2020 nei pressi della Sala Slot di via Cappuccina. Quest’ultimo era stato avvicinato da due uomini di grossa stazza, che dopo averlo minacciato, lo percuotevano, facendosi consegnare il telefono cellulare, una somma contante di 150 Euro, i documenti personali e la carta Post Pay. Successivamente venivano eseguiti fraudolentemente alcuni prelievi di denaro. Il malcapitato a seguito delle lesioni subite, poteva solo ricorrere alle cure dei medici presso il pronto soccorso.

Le successive accurate indagini, condotte dai militari dell’Arma, potevano successivamente permettere il rinvenimento del telefono cellulare, che nel frattempo era stato incautamente acquistato da altra persona tale P.V. nato in Moldavia classe 81 residente a Mestre, che veniva deferito per il reato di “ricettazione”.

Le successive certosine ed articolate indagini, svolte dagli stessi militari, permettevano poi di dare di identificare l’aggressore, oggi ristretto in carcere. Ieri, dopo la sua individuazione si è proceduto al suo arresto. Cosa non facile, vista la robustezza fisica ed il tentativo di sottrarsi all’arresto, cercando una via di fuga attraverso i poggioli del condominio. La prontezza operativa dei militari, è stata comunque ripagata, bloccandolo, nonostante i tentativi di sottrarsi all’arresto, opponendo viva resistenza ed aumentando così l’elenco dei reati che gli saranno ascritti. Nel corso delle successive fasi di perquisizione dell’appartamento, operate con l’ausilio di un’unità cinofila della Polizia Locale di Venezia, venivano rinvenuti dietro un mobile della cucina, nascosti in un buco ricavato ad hoc sul muro, un manganello telescopico, 3 coltelli a serramanico di grosse dimensioni, nonché alcuni tirapugni, tutto materiale posto in sequestro. L’uomo infatti non è nuovo a reati commessi con violenza e non si esclude che il materiale rinvenuto sia stato utilizzato per la commissione di altri gravi fatti reato.

Il trentaduenne, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Venezia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.