Il metabolismo è l’insieme delle reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo. Generalmente è diviso in due categorie: il catabolismo (che disgrega la materia organica e produce energia attraverso la respirazione cellulare) e l’anabolismo (che utilizza l’energia per costruire i vari componenti delle cellule, come le proteine e gli acidi nucleici).

Il metabolismo basale: che cos’è

Rappresenta la quantità minima di energia necessaria all’organismo per l’espletamento delle pure funzioni vegetative nell’arco delle 24 ore.  Si calcola in condizioni di assoluto riposo psichico e fisico, a temperatura ambiente (18-24 °C) e a digiuno rigoroso da 12 ore. In altre parole, il metabolismo basale è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia.

È più alto negli uomini, che hanno di solito una massa magra maggiore, rispetto alle donne. Diminuisce con l’età: tra i 60 e 90 anni cala di circa l’8% per decade. Questo calo può essere rallentato da un’adeguata attività fisica.

Fabbisogno calorico: da cos’è determinato?

Il metabolismo basale è determinato geneticamente da diversi fattori quali:

  • sesso: è più alto negli uomini;
  • età: in età avanzata è più lento rispetto all’adolescenza;
  • fattori ormonali che possono caratterizzare le fasi della vita.

Il fabbisogno calorico quotidiano dipende da quattro diverse componenti:

  • il metabolismo basale per il 60/70%;
  • la termogenesi indotta dagli alimenti per il 10%;
  • l’attività fisica per il 20/30%;
  • il NEAT, cioè tutte le attività non correlate all’esercizio fisico come il lavoro, il tempo libero, gesticolare, ecc.

L’esistenza degli organismi viventi dipende quindi dall’introduzione di una quantità di energia, di materia sufficiente per soddisfare le esigenze metaboliche comunemente indicate come bisogni nutritivi. A loro volta, tali richieste, sono in stretta relazione con il dispendio energetico quotidiano e cioè, tante più calorie vengono bruciate tante più calorie devono essere introdotte.