A causa di un problema fisico di Mato Jajalo, al 19′ del primo tempo è dovuto entrare in campo il giovane Tommaso Milanese.
Il centrocampista è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita.
Ecco di seguito le sue dichiarazioni.
Tommaso Milanese, innanzitutto: com’è stato questo tuo esordio? Per di più al posto di un giocatore del calibro di Mato Jajalo?
”Sicuramente aspettavo questo momento da un bel po’. Però indubbiamente la squadra è forte, quindi chi giocava al posto mio di certo non ha fatto male. Ho saputo aspettare e finalmente è arrivato il mio momento. Spero di potermi ritagliare sempre più spazio. Quanto a Jajalo, purtroppo si è fatto. Ale, e spero a riguardo che non si sia fatto i nulla di grave, perché è un gran giocatore, ci serve sin dalla prossima partita”.
Mister Vanoli ha molte aspettative nei tuoi confronti: ha infatti detto di te che sei un giovane interessante e che crede molto in te. Lo vedi ovviamente come un complimento o anche come una responsabilità?
“Sicuramente queste sono belle parole. Il peso non lo sento perché qui è una grande piazza, nella quale ho scelto di arrivare proprio perché so che posso fare bene. Se ci sono delle aspettative su di me, posso solo ripagarle. So quello che posso fare, spero che il mister mi dia molta fiducia, e io gliela ricambio”.
Da dentro il campo, quali sono state le difficoltà che avete incontrato?
“Comunque il Cagliari è una grande squadra, noi questa partita l’abbiamo preparata bene, magari non era la gara che volevamo fare, però, alla fine, rimanendo compatti e uniti, potevamo anche vincerla. Quindi, ci teniamo il punto e da domani prepariamo subito la prossima partita”.
Com’è andata la prima parte della tua stagione? E la tua prima in serie B, quella precedente?
“Per quanto riguarda la stagione scorsa, ad Alessandria, sono molto contento, perché non mi aspettavo di poter fare tutte quelle presenze, ho fatto un bel campionato, ma purtroppo, alla fine, non è andata come volevamo. Quest’anno, invece, ho scelto Cremona, ma non ero contento di aver giocato solamente due partite. Io sono giovane, ho vent’anni e ho bisogno di giocare, perché ad oggi più gioco e meglio sto”.
Quali sono le tue preferenze in merito al ruolo in campo? Hai ricoperto molte posizioni, finora, quindi sei molto duttile.
“Per quanti ruoli io ho fatto finora, posso dire di non averne proprio uno di preferito. Mi piace toccare molto il pallone, giocargli vicino, non è importante dove, ma è importante giocare”.
Adesso si torna subito in campo, mercoledì precisamente, dove ci sarà parecchia gente, in un campo notoriamente caldo, quello di Bari. Questo Venezia FC è pronto? Alla luce delle precedenti partite che avete disputato, come quella di Pisa, come prevedi sarà l’impatto, mercoledì?
“Sarà sicuramente una bella partita, il Bari è una squadra forte, ma come lo è il Bari, lo siamo anche noi. Secondo me, la posizione in classifica non è quella giusta per noi, e proprio per questo dobbiamo lavorare sempre di più e dobbiamo mettere qualcosa in più del Bari, se vogliamo portare a casa i tre puntiSicuramente noi andremo là tutti uniti, consapevoli, nonostante, come detto, davanti ci sarà una grande squadra”.
Il ds Antonelli aveva detto che vorrebbe 8 vittorie, per salvarci, Vanoli ha invece dichiarato di preferire 16 pareggi. Tu da quale parte stai?
“Io preferisco fare tutte vittorie, poi quel che arriva, arriva, però noi giochiamo le partite per vincere”
Il corteggiamento, da parte del Venezia FC, nei tuoi confronti, è durato a lungo, nel mese di gennaio.
“Io, dico la verità, non vedevo l’ora di venire qui, perché appunto come ho detto prima questa è una grande piazza. Il Direttore mi ha voluto fortemente e ora sono qui per ripagare la fiducia”.
Come hai vissuto il mese di gennaio, emotivamente parlando?
“Io vivo giorno per giorno, so che ogni mattina mi sveglio e devo andare all’allenamento e devo dare tutto. Poi, quello che viene fuori dal campo, rimane fuori. Quando stavo a Cremona, avevo la testa solo per la Cremonese. Magari, fuori dal campo pensavo di voler venire qui, però quando c’è l’allenamento si pensa solo al campo”.