Il termine mindfulness si riferisce ad un processo mentale finalizzato a rendere la persona pienamente consapevole di se stessa e del presente che sta vivendo. Parliamo, infatti, di una pratica che ruota intorno al concetto di consapevolezza e a quello di concentrazione.

Essere consapevoli, infatti, vuol dire saper agire in modo completamente intenzionale. Mentre riuscire ad essere concentrati implica il dirigere la propria attenzione verso un qualcosa di specifico, senza alcuna interferenza del pensiero.

Mindfulness: cos’è

Entrando nel dettaglio, la mindfulness è una particolare disciplina che permette di esercitare, coltivare e focalizzare l’attenzione in modo salutare. Con l’obiettivo di conoscere consapevolmente e realmente noi stessi e il mondo che ci circonda.

È un processo mentale che porta ad accettare di vivere nel momento presente, senza fuorvianti distrazioni esterne. Ed è una pratica che focalizza l’attenzione e la concentrazione sulla respirazione e su ogni singolo movimento o gesto.

Grazie alla mindfulness è possibile prendere atto dei pensieri che attraversano la mente, diventando profondamente consapevoli di questo processo, così da poter scegliere liberamente su cosa agire.

Perché praticarla: i benefici

Attuata e praticata con costanza, questa disciplina apporta una molteplicità di benefici al fisico e alla mente. Ad esempio, aiuta ad alleviare i dolori e le tensioni muscolari e contribuisce a migliorare la concentrazione e la soglia dell’attenzione.

In virtù di tutto questo la mindfulness può essere consigliata (anche) a soggetti che soffrono d’ansia, stress e disturbi depressivi, così come a pazienti affetti da malattie neurodegenerative.

Ma non è tutto: tale tecnica, infatti, agevola il processo decisionale e implementa la capacità di provare empatia verso il prossimo, nonché la resilienza individuale. Infine, numerosi studi hanno dimostrato che il tempo dedicato alla pratica meditativa incide positivamente anche sulla creatività e sulla memoria.