Nel corso del pomeriggio di giovedì, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Mestre e della Stazione di Mirano, coadiuvati nelle fasi esecutive dall’unità cinofila della Polizia Locale di Venezia, a conclusione di una indagine finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno rivolto l’attenzione su una coppia che era sospettata di tenere le fila di una piccola rete di spaccio di marijuana, incentrata proprio sulla loro abitazione di Mirano. E’ iniziato quindi un servizio di pedinamento d’iniziativa dei soggetti in questione per controllarne i movimenti ed eventuali frequentazioni di interesse, che ha portato i militari di fronte all’abitazione della coppia. 

I militari dell’Arma, entrati nell’abitazione, alla presenza dei proprietari di casa, ancor più insospettiti dal loro fare nervoso e ansioso, una volta varcata la soglia dell’abitazione hanno fin da subito percepito nell’aria l’inconfondibile aroma della pianta di marijuana; portatisi in giardino, hanno rinvenuto una serra attrezzatissima con consoni impianti di irrigazione ed illuminazioni a favore di sei piante alte tre metri, molto rigogliose tanto da eccedere ampiamente il volume della serra, nonché tutto l’occorrente non solo per farle crescere, ma anche per trattare le preziose foglie una volta essiccate, conservate in vari contenitori e vasi, quattro dei quali con altrettante piante in germoglio. Infatti, insieme alla coltivazione i Carabinieri hanno sequestrato 40 grammi di foglie in fase di essiccazione, nonché tre grammi di Hashish.

Insieme alle sostanze e al materiale sono stati rinvenuti e sequestrati anche poco meno di 4.000 Euro in contanti, il cui possesso si giustifica solamente se relazionato all’attività di spaccio, che appariva fiorente.

La coppia è stata quindi posta in stato di arresto per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, e portata in caserma per ulteriori accertamenti e gli atti di rito, al termine dei quali, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva posta in regime di arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima, conclusosi nella giornata odierna con la convalida degli arresti e disponendo l’obbligo di firma per entrambi.