Cinquecentomila euro di fondi Pnrr per il progetto di accessibilità al Museo “Luigi Bailo”: è la cifra ottenuta dal Comune di Treviso grazie alla partecipazione al Bando PNRR “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in Musei e luoghi della Cultura pubblici”.

Ca’ Sugana si è classificata 208^, entrando così nella speciale graduatoria valsa 500mila euro per una nuova fruizione dei percorsi museali e dare così la possibilità a tutti di vivere gli ambienti del Grande Bailo nella loro unicità scegliendo consapevolmente come costruire la propria esperienza culturale.

Il progetto finanziato prevede azioni volte a rafforzare la percezione del museo come luogo della città aperto ed accessibile grazie al coinvolgimento della comunità e a valorizzare le percezioni pluri-sensoriali con percorsi multi strutturali (visivo, tattile, sonoro).

La prima riguarda il superamento delle barriere sensoriali: sono previsti interventi per favorire la fruizione del museo a tutte le persone con ridotte capacità uditive e visive. A tal proposito verranno realizzate mappe tattili del polo espositivo con planimetria a rilievo per l’ingresso e per le dieci sezioni museali con informazioni sulle sale, sezioni, piani e servizi con un micro-pulsante abbinato ad una applicazione con sintesi vocale in grado di fornire indicazioni di orientamento.

Sarà realizzato un percorso tattile di dieci opere in tre dimensioni, che comprende riproduzioni in 3D in scala 1:1 di sculture e con la tecnica del bassorilievo per i dipinti.

Sarà implementata la App dei Musei con contenuti audio-descrittivi delle opere con linguaggi adattati a pubblici diversi (anziani, bambini, persone con disabilità fisica e cognitiva) e acquistati cuffie e dispositivi tablet/audiopen per la veicolazione di tracce audio con testi ottimizzati per i vari pubblici.

La app consentirà inoltre, attraverso la tecnologia FNC, di correlare le riproduzioni tattili a parole e musica appositamente concepite per una esperienza emozionale delle opere per tutti i visitatori. Per rendere il Museo più “leggibile” verranno realizzati pannelli per l’ambiente interno e almeno 200 didascalie con testo ingrandito e in Braille oltre ad una segnaletica luminosa prevista dal PEBA per indicare i percorsi.

Verranno ideati percorsi didattici speciali, riservati a gruppi per una fruizione trasversale (come le “visite al buio”), che verranno inserite in modo permanente nell’offerta educativa del Museo. I percorsi saranno pensati anche per persone con diversa capacità uditiva attraverso l’acquisto e l’installazione di totem luminosi multimediali, posizionati all’esterno e all’interno oltre a schermi per LIS.

Sarà adattata l’insonorizzazione della sala conferenze tramite l’installazione di sistemi di amplificazione sonora per persone con deficit uditivo. Si prevede infine la realizzazione di attività educative e laboratori adattati a diversi pubblici anche con operatore LIS.

La seconda azione riguarda il superamento delle barriere fisiche: saranno infatti acquistate per le persone a ridotta capacità motoria due carrozzine e tre deambulatori e previste tre ulteriori aree di sosta all’interno del Museo.

Particolare attenzione verrà poi riposta nel superamento delle barriere cognitive.  In collaborazione con Ulss n.2 Marca Trevigiana, verrà proposta un’attività innovativa attraverso la visione e la riproduzione in disegno delle opere per stimolare memoria, emozioni, socializzazione, creatività, attenzione e concentrazione, manualità, linguaggio e orientamento.

Nondimeno, verrà curato anche il superamento delle barriere barriere culturali e generazionali tramite una serie di contenuti adattati utilizzando diversi linguaggi per coinvolgere bambini, adulti e anziani e anche un pubblico con bassa scolarizzazione. Più nel dettaglio, verranno definiti contenuti e percorsi espositivi multisensoriali, declinati i contenuti storico artistici in funzione delle differenti esigenze, traducendoli e adattandoli alle tipologie specifiche di pubblico.

Verranno realizzati video LIS, implementata la App per la fruizione differenziata dei percorsi audio e video e acquistati dispositivi individuali per la fruizione della segnaletica luminosa.

Nel percorso di accessibilità del Museo Bailo saranno coinvolti il Disability manager del Comune di Treviso Rodolfo Dalla Mora, che ha già collaborato alla stesura del progetto, il Tavolo delle Disabilità, che comprende INPS, INAIL, AULSS, associazioni provinciali legate alle disabilità (UICI, ENS, ANGSA, ANFFASS, AIPD, comitato paraolimpico, fondazione oltre il labirinto, UILDM etc), gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le IPAB e i centri per anziani.

Un’anticipazione si avrà con la grande mostra dedicata ad Arturo Martini (che inizierà a fine marzo): sarà presente percorso tattile caratterizzato da una riproduzione in scala ridotta di alcuni tra i più rappresentativi capolavori del Museo, un bronzo, una terracotta, e il gruppo in pietra di Finale, opere di Martini che sono entrate nelle collezioni nel 1933 – giusto 90 anni fa – (Venere dei porti) e 1993 – 30 anni fa – (Adamo ed Eva), alle quali si aggiunge La Pisana.

«Il nuovo Bailo sarà un’opportunità per la comunità locale di co-creare uno spazio aperto e vissuto da tutti i tipi di pubblico e un’opportunità per i visitatori nazionali ed internazionali di conoscere il lato culturalmente più accogliente della nostra città», le parole del sindaco Mario Conte.
«Per questo ringrazio gli assessori Colonna Preti, Tessarolo e Manera che con gli uffici Cultura, Sociale e Politiche Comunitarie hanno messo a punto una serie di progettualità che vanno a migliorare ulteriormente l’offerta museale all’insegna dell’inclusività, ottenendo peraltro un cospicuo finanziamento dal Pnrr. Questa serie di progetti potranno aumentare del 50% le visite scolastiche e attirare potenzialmente fino a 15mila visitatori in più, dato che andrebbe ad implementare numeri già importanti per i nostri musei, che nel 2022 hanno registrato più di 100mila visitatori».