Occ Trevigiano e Ascom Confcommercio  Montebelluna si sono unite per salvare le imprese dai troppi debiti. Il nuovo accordo mette in pratica i diritti previsti dalla legge 3 del 2012 e successive integrazioni per il sovraindebitamento dei privati e delle imprese. Una sorta di pronto soccorso per malati acuti ma non cronici, per prevenire il peggio.

Esistono i diritti dei cittadini, dei consumatori, delle famiglie. Ma anche delle imprese, soprattutto se sovraindebitate nonostante i meriti creditizi e lo sforzo produttivo. Per aiutare questa fascia di imprese, lavoratori autonomi, professionisti, soprattutto se con fatturati di piccole dimensioni, non fallibili, ma anche privati cittadini, esiste ora un nuovo
accordo, siglato tra “O.C.C. Trevigiano I Diritti del Debitore” e Ascom-Confcommercio Delegazione di Montebelluna, che nasce con l’obiettivo di aiutare queste imprese in particolare difficoltà e riportarle nel mercato in condizioni di “normalità”. Una sorta di pronto soccorso per malati acuti ma non cronici, per prevenire il peggio.

L’Organismo di Composizione della Crisi Trevigiano, presieduto dall’avvocato Alvise Fontanin, è stato riconosciuto dal Ministero di Giustizia a giugno del 2020 e si occupa di gestire le crisi da sovraindebitamento, attuando dei piani di salvataggio che, tenendo conto dei requisiti di meritevolezza, accompagnano al pagamento dei debiti in una misura sostenibile al fine di ottenere la cancellazione dell’esposizione residua, che in termine tecnico si chiama esdebitazione, seguendo ovviamente l’istruttoria richiesta e tutte le procedure consentite dalla legge 3/2012.

Ascom-Confcommercio Montebelluna aiuta, supporta e associa le imprese del terziario da 70 anni e ha deciso di dare corso a un accordo che consenta il collegamento diretto tra le imprese associate in crisi e l’O.C.C. Trevigiano in una logica di aiuto che diventa tassello della ripresa e ossigeno per il territorio.

“L’emergenza Covid- ha spiegato il presidente di Ascom-Confcommercio
Montebelluna Roberto De Lorenzi – ha segnato non solo un cambiamento
d’epoca, ma ha inasprito drammaticamente il problema liquidità, soprattutto
per alcuni settori come turismo, ricettività, ristorazione, moda, con
conseguente ricorso a debiti e finanziamenti che si devono pagare con minori
introiti. Mesi di chiusura con spese che corrono e aiuti totalmente
insufficienti hanno portato verso il sovraindebitamento una fascia
consistente di imprese. Basta pensare anche a tutto il mondo della musica,
dello spettacolo, delle discoteche, a quel “sottobosco” di artisti bloccato
dal Covid senza magari avere il famoso cuscinetto accumulato negli anni. Il
panorama è a macchia di leopardo, ma è certo che nella provincia di Treviso
(dati Format/Confcommercio) almeno uno su quattro pensa che chiuderà ma
anche per chiudere occorre saldare i debiti e finire di pagare i fornitori,
non sempre si riesce. La crisi da sovraindebitamento è dietro l’angolo per
molti settori e, se non gestita, presta il fianco a pericolose infiltrazioni
anche in un territorio sano come il nostro”.

“I soggetti potenzialmente interessati sono molti – come ha spiegato il
presidente Fontanin in conferenza stampa – il privato consumatore,
l’imprenditore agricolo, i professionisti, anche in forma associata, gli
artisti, i lavoratori autonomi, i fideiussori (coloro che hanno garantito
per esposizioni altrui), l’imprenditore commerciale sotto la soglia dei
requisiti dimensionali di fallibilità, l’imprenditore cessato, le start up
innovative, il socio di società di persone illimitatamente responsabile per
debiti personali, gli enti privati non commerciali. Insomma una vasta platea
di soggetti che con la pandemia hanno resistito, ma con grandi ferite e
sofferenze. Nella mia veste di Presidente dell’O.C.C. Trevigiano esprimo
grande soddisfazione per la fiducia che ci viene riconosciuta
dall’Ascom-Confcommercio: la legge 3/2012 e la sua possibile
implementazione, grazie a questo accordo, rappresenta un grande segnale di
civiltà e rispetto verso gli imprenditori che lavorano ma si trovano a dover
lottare contro impedimenti e ostacoli di forza maggiore che vanno ben oltre
il normale concetto di rischio di impresa”.