Fortissima protesta alla Caserma ex Zanusso a Oderzo, dove circa 30 pakistani sono scesi in strada occupando l’arteria provinciale.

 

La protesta è scoppiata ieri nel primo pomeriggio. Una trentina di pakistani sono usciti dall’ex Zanusso, prima si sono diretti in una via laterale, poi si sono seduti sulla carreggiata della strada provinciale. Hanno così bloccato per qualche tempo la viabilità. Cartelli in mano con scritte semplici: “Per favore vogliamo giustizia”.

Cosa chiedono i pakistani manifestanti?

Chiedono di ottenere un miglioramento delle loro attuali condizioni di vita all’interno del centro. I responsabili hanno assicurato di prendere in considerazione le loro richieste, nei prossimi giorni si saranno degli incontri per fare il punto della situazione e per trovare delle soluzioni. Per ora la protesta è rientrata, ma il clima rimane incandescente

Già nei giorni precedenti nella struttura si era registrato un clima di tensione. Gli stranieri hanno voluto far sentire la loro voce, contro le condizioni in cui sono costretti a vivere nel centro, bagni e il cibo in primis. “Non ci vogliono ascoltare” dicono, così hanno deciso di inscenare il sit-in di ieri pomeriggio, durato diverse ore. Animi esacerbati anche perché nei confronti di sette asiatici, che si erano resi responsabili di gravi violazioni è scattato, in questi giorni l’ordine di lasciare la struttura.

Sul posto sono arrivate alcune pattuglie dei carabinieri della tenenza di Oderzo. I militari hanno parlato con loro, convincendoli a lasciare libera la strada.
Poi una delegazione di pakistani ha incontrato i responsabili della struttura per un colloquio e nel frattempo tutti i manifestanti sono rientrati all’interno dell’ex Zanusso. La struttura di accoglienza è gestita dal novembre dello scorso anno dalla cooperativa “Officine sociali” di Siracusa.