Durante la menopausa molto donne devono confrontarsi con il problema dell’osteoporosi, una patologia a carico delle ossa che tende a farle diventare particolarmente fragili.

Osteoporosi: che cos’è

L’osteoporosi è una patologia caratterizzata dalla riduzione della densità ossea, che causa la fragilità degli arti che rischiano di fratturarsi al minimo trauma.

È più frequente negli anziani e nelle donne dopo la menopausa: gli arti che tendono a diventare più fragili sono il femore, la colonna vertebrale e i polsi. Non a caso, una delle cause principali è proprio la menopausa: la bassa produzione di estrogeni, infatti, può indurre una perdita del tessuto osseo e portare a tale patologia.

Sintomi

Nei primi stadi dell’osteoporosi generalmente non si avvertono sintomi, in quanto la perdita della densità ossea non dà alcun sintomo. Tuttavia, quando le ossa sono indebolite si possono avvertire:

  • mal di schiena di lieve o grave entità, provocato solitamente dal collasso o la frattura di una vertebra
  • riduzione della statura
  • cambiamento della postura tendente al curvo
  • frattura delle ossa dei polsi, femore, braccia.

 

Alimentazione

Se si soffre di osteoporosi, curare l’alimentazione è fondamentale. Durante la menopausa, infatti, l’assorbimento di calcio e vitamina D può essere ridotto a causa dello scompenso ormonale.

Via libera, dunque, ad alimenti particolarmente ricchi di calcio come:

  • latticini con un basso apporto di grassi
  • verdure a foglia verde
  • cereali integrali e legumi
  • semi oleosi.

Di contro, è bene evitare cibi che possano aggravare la sintomatologia come:

  • margarina
  • salumi
  • formaggi stagionati
  • alimenti che contengono teina e caffeina
  • zuccheri raffinati.

Tuttavia, è importante effettuare periodicamente degli esami specifici e mirati: se nonostante la dieta l’organismo fatica ad accumulare vitamina D e calcio, infatti, sarà necessario integrarli con dei supplementi.