Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, a Palermo
Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, a Palermo

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, al termine del match vinto in casa del Palermo.
“Oggi devo dire che ho cercato un passo ulteriore, oltre alla vittoria che fa morale. Questa volta i ragazzi hanno saputo reagire a tutti quegli episodi che, con il VAR,  possono succedere, e oggi, in qualche periodo, siamo stati fortunati. Questa è la strada. Oggi inizia il nostro campionato, i ragazzi stano crescendo sotto tanti aspetti, e questa è una vittoria dedicata a loro, perché se la meritano. Da quando sono arrivato qui, ho cercato di dare una certa idea di gioco, perché secondo me questa squadra ha personalità per giocare a calcio. Per tanti aspetti, però, ancora non riusciamo a gestire bene la partita. Oggi abbiamo fatto, oltre al risultato, un piccolo passo in avanti; ma soprattutto, mi sono piaciuti i momenti di sofferenza. Con la Reggina avevamo fatto un grandissimo primo tempo, mentre nella ripresa non eravamo riusciti a portare avanti quel che avevamo creato nella prima frazione di gioco. Oggi è successo lo stesso, perché nel primo tempo abbiamo dominato, ma, come ci succede spesso, anche per la condizione fisica che dobbiamo migliorare, in tanti ragazzi, certe volte non siamo lucidi nelle giocate. Lo sapevo e sicuramente, oggi, il lavoro ci ha aiutati. Non guardo al Palermo perché ho già tanti problemi nella mia squadra. Sapevo benissimo che giocare a Palermo non era facile, so benissimo che società è, e che allenatore è anche Corini, molto esperto nella categoria. Indubbiamente anche il Palermo viene da un campionato vinto e deve, giustamente, stabilizzarsi nella categoria, come è successo noi viceversa, perché la retrocessione ci ha portati ad essere in queste condizioni mentali. Io devo costruire una squadra con un obiettivo comune, e nei 90 minuti bisogna anche saper soffrire. E oggi quello che mi è piaciuto, ma che sicuramente dobbiamo migliorare, è che nei momenti difficili abbiamo saputo, rispetto alla gara con la Reggina, soffrire. Vicino al Palermo io? Avevo conosciuto la proprietà quando ero allo Spartak Mosca, che come sapete è un gruppo molto importante, che stava venendo a trattare una percentuale del club. Si sono fermati a vedere qualche giorno anche il mio lavoro, ed io ho avuto la soddisfazione e il piacere di venire contattato e fare una lunga chiacchierata in generale. Quindi, so che ci vuole pazienza, loro sanno fare bene il calcio, sono sicuro che i risultati arriveranno. Per la gara di oggi, avevo detto ai ragazzi che eravamo ultimi in classifica e non avevamo niente da perdere. I giocatori, adesso, hanno cominciato a soffrire. Se ho scelto di venire a Venezia è perché penso che qui ci sia molta qualità. Il problema, forse, per questi ragazzi, è capire la categoria, non solo perché abbiamo tanti giocatori internazionali che si sono trovati ad affrontare una retrocessione, ma anche perché ci troviamo in una categoria, la serie B, in cui sappiamo benissimo che conta molto il fattore fisico, oltre che la testa. La squadra deve crescere perché la cadetteria è lunga. Devo dire che, grazie anche a Conte, in carriera ho già trovato un gruppo di etnie diverse, il che mi piace molto. Il problema del Venezia, tuttavia, è che deve capire che il calcio è mondiale. Io ho detto ai giocatori: a me non interessa il gruppo, mi interessa diventare squadra. Ma è solo un piccolo inizio, non ci dobbiamo illudere. Lavorando molto, anche la fortuna viene dalla tua parte. Comunque questi tre punti servono anche per il morale. La vittoria del Perugia? sarò sincero: quando ho saputo il risultato, ho detto ai miei giocatori: “E’ come se avessimo zero punti, possiamo solo guadagnare”. E lo penso veramente che oggi questi ragazzi sono partiti con un obiettivo, e possono diventare degli eroi salvandosi. Quindi credo che il risultato del Perugia ci abbia agevolati, perché ci ha messi ultimi in classifica ed ora ho detto: abbiamo un mini-mondiale anche noi, nel senso che abbiamo sei settimane prima della sosta, con 18 punti a disposizione, e qui ci giochiamo la salvezza. Sul fatto che il Venezia renda decisamente meglio in trasferta: è incredibile questa statistica, ma indubbiamente dobbiamo ritrovare la vittoria in casa nostra, per i nostri tifosi, per noi stessi e penso che la prossima gara sarà una grande occasione. Ma dovremo essere bravi a recuperare e pensare che non abbiamo ancora fatto niente, altrimenti ricominciamo sempre da zero”.