Durante la gravidanza la donna può avvertire la pancia dura, soprattutto dopo il quinto mese di gestazione. Questo è un fenomeno assolutamente innocuo, sintomatico dei cambiamenti che il corpo della futura madre sta subendo. Tuttavia, in alcuni casi è importante rivolgersi al proprio medico curante.

Al contrario, durante i primi mesi si può avvertire anche un’anomala sensazione di gonfiore: il corpo, infatti, deve adattarsi alla nuova condizione. Questo stravolgimento interno ha conseguenze importanti anche sull’apparato digerente e sull’intestino.

Pancia dura: un fenomeno comune

Il fenomeno della pancia dura si manifesta all’incirca dal quinto mese, quando il feto è oramai ben formato. La sensazione che si avverte è quella di una tensione che tira in avanti la pancia indurendola.

Parliamo di un fenomeno assolutamente naturale e perlopiù innocuo: si tratta, infatti, di una normale forma di contrazione dell’utero. La tensione a livello dell’addome è una sorta di segnale per far sapere alla gestante che deve fermarsi, sedersi e riposarsi. Inoltre, in presenza di un utero retroverso, i piccoli crampi potrebbero espandersi anche al colon e alla schiena.

Quando rivolgersi al medico

Se la pancia dura in gravidanza non è accompagnata da sanguinamento, cessazione dei movimenti fetali o altri problemi simili di fatto quasi sempre non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Tuttavia, se si percepisce una tensione simile ad un crampo partire dal fondo dell’utero e decrescente d’intensità, è possibile che si tratti di una contrazione (e in tal caso è sempre opportuno consultare lo specialista).