Consegnati oggi, alla presenza del direttore generale Ulss 2, Francesco Benazzi, e della dr.ssa Catia Morellato, referente aziendale del “Percorso di tutela delle vittime di violenza”, due assegni simbolici ai centri antiviolenza afferenti al territorio dell’Ulss 2, da parte del Gruppo Provinciale Panificatori Confcommercio, rappresentati dal presidente Tiziano Bosco e dalla vicepresidente Claudia Vedelago, e del gruppo “Lady chef Treviso di Assocuochi”, con Gianni Bonaldo e Giovanni Puglisi del direttivo trevigiano e Sara Castellan referente Lady Chef.
La cerimonia di oggi è la dimostrazione di come un piccolo gesto quotidiano come quello di comprare il pane possa portare a esiti sorprendentemente generosi ed efficaci. L’iniziativa “L’abbraccio che sbriciola la violenza”, partita nel 2021, prevede infatti che in occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, venga preparata una pagnotta da vendere nei panifici aderenti del Gruppo Provinciale Panificatori Confcommercio. La vendita di questo pane, avvenuta con il patrocinio dell’azienda sanitaria, nell’ultima edizione del 2023 si è protratta per un’intera settimana. Per ogni pagnotta venduta ogni panificatore ha devoluto 1 euro alla buona causa, permettendo la raccolta di 3.000 euro che andranno a sostenere i cinque centri antiviolenza afferenti al territorio dell’Ulss 2: 600 euro cad. per Centro Antiviolenza “Nilde” a Castelfranco Veneto, Centro “Stella Antares” a Montebelluna, Centro “Telefono Rosa” a Treviso, “Centro antiviolenza donne libere” di Quinto di Treviso e Centro antiviolenza di Vittorio Veneto.
Oltre alla generosità è stata data importanza anche all’informazione nel gesto quotidiano di comperare il pane “L’abbraccio” poiché il sacchetto che lo conteneva riportava oltre all’elenco dei centri antiviolenza della nostra provincia, anche il numero di telefono nazionale 1522 per l’aiuto e il sostegno delle donne vittime di violenza e di stalking.
Un’altra iniziativa molto concreta che ha permesso la raccolta di fondi è quella promossa da “Lady chef Treviso” di Assocuochi, che ha visto l’organizzazione di una cena di beneficenza svoltasi il 25 gennaio scorso al ristorante “Vecio Borgo” di Porcellengo di Paese. La somma raccolta grazie a questo evento è stata di 2.500 euro, destinata al “Centro antiviolenza delle donne libere” di Quinto di Treviso e al Centro antiviolenza “Stella Antares” di Montebelluna.
“Con poco” – spiega il presidente del Gruppo Panificatori, Tiziano Bosco – “si fa tanto. 1 euro sembra niente, ma sommato per le tante vendite che ognuno di noi ha promosso per una settimana presso i panifici, ha prodotto un risultato per noi molto significativo: circa 3000 pagnotte vendute nell’intera provincia, lo consideriamo un successo. Una piccola grande somma di cui siamo orgogliosi e che sappiamo potrà generare progetti di sostegno per le donne vittime di questa piaga che dilaga in tutti gli ambiti e fasce sociali”.
“L’impegno dei panificatori ed in particolare di noi imprenditrici” – conclude Claudia Vedelago, Vicepresidente del Gruppo Panificatori con delega alla parità di genere – “non si ferma solo alla settimana del 25 novembre. Noi siamo a fianco dell’Azienda sanitaria in questa battaglia ed essendo a diretto contatto col pubblico, conoscendo bene i nostri paesi e quartieri, diamo informazioni, distribuiamo spesso il volantino con 1522 numero antiviolenza, aiutiamo le donne a cercare un lavoro. La vendita della pagnotta l’Abbraccio è stata un’esperienza utile e proficua, è un prodotto che i consumatori conoscono ed apprezzano sapendo che il ricavato va a buon fine. La presenteremo come buona prassi al Festival delle donne in programma a maggio.”
“Il gruppo “Lady chef Treviso” – commenta Sara Castellan, referente di Lady Chef Treviso -, visto il successo ottenuto con l’iniziativa del 25 gennaio scorso, organizzata con il supporto della dr.ssa Morellato, che ha visto più di un centinaio di ospiti, ha già confermato l’intenzione di promuovere ulteriori serate di raccolta fondi anche per gli altri centri antiviolenza del territorio Ulss 2. Il nostro intento è quello di donare per promuovere attività contro la violenza, che siano centri o altre iniziative”.
“I centri antiviolenza intervengono a violenza scoppiata – spiega Laura Miotto, coordinatrice del centro Stella Antares di Montebelluna -. Ma c’è tutto un enorme ‘prima’, spesso non emerso, che ha bisogno di questo tipo di iniziative, che portano nelle case un messaggio che può aiutare a capire come riconoscere i segnali di violenza e a trovare il coraggio di denunciare. Ringrazio i panificatori e Lady Chef per il loro importante contributo”.
“I centri antiviolenza sono un punto di riferimento per le donne, che molto spesso si rivolgono ad essi con al seguito i loro bambini – commenta la dr.ssa Morellato -. L’impegno dell’Ulss 2 rimane elevato, in primis per quanto riguarda il riconoscimento delle donne vittime di violenza. Il Pronto Soccorso è certo una sentinella, ma lo sono anche, ad esempio, i panificatori e i cuochi, che possono leggere i segnali e aiutare le donne”.
“Entrambe le iniziative hanno trovato pieno appoggio e sostegno da parte dell’Ulss 2 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi – perché dobbiamo impegnarci tutti affinché i numeri dei Codici Rosa degli ospedali, che dal 2017 ad oggi sono stati 4.333, di cui ben 150 solo in questi primi 4 mesi del 2024, e delle persone che si rivolgono ai centri antiviolenza, circa un migliaio l’anno, abbiano un’inversione di tendenza. Ringrazio quindi – conclude il direttore – il Gruppo panificatori della provincia di Treviso e Lady Chef di Assocuochi Treviso per il contributo economico a sostegno dei Centri Antiviolenza e l’importante attività di sensibilizzazione che contemporaneamente è stata svolta durante la vendita del pane “L’abbraccio che sbriciola la violenza” e in occasione della cena per la raccolta fondi. Questo a dimostrazione che creare sinergie è fondamentale e che chiunque può contribuire e fare la sua parte per combattere la violenza domestica e di genere, diffondendo l’importanza del rispetto reciproco”.