“La sentenza del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso degli studenti di Medicina è la conferma dell’ennesimo pasticcio all’italiana in cui quello che aveva la pretesa di essere un grande progetto di selezione si traduce in una contestazione legale e una marea di scartoffie. Siamo di fronte alla solita complicazione degli affari semplici di cui, intanto, ne fanno le spese gli organici dei nostri ospedali in attesa di professionisti che non riusciamo a reclutare”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia accoglie la notizia della riammissione da parte della Magistratura amministrativa di 250 studenti esclusi dalla frequenza della facoltà di Medicina e Chirurgia in seguito al test di ingresso sostenuto lo scorso anno.
“Questa vicenda è la dimostrazione di quello che insisto col sostenere ormai da tempo – prosegue il Governatore -. Non ha alcun senso selezionare ragazzi con i test d’ammissione. Una prova mirata alla conoscenza di nozioni generali non può individuare un valido sanitario alla conclusione delle superiori; è giusto lasciare l’opportunità di frequentare il corso di studi a tutti i giovani che aspirano a questa professione. I veri medici, infatti, si selezionano sul campo. La necessità di medici nelle nostre corsie è una priorità che certamente non è risolta dal numero chiuso”.