I peoci al forno
I peoci al forno

20.000 peoci al forno di Pellestrina conquistano il primato mondiale. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Bevanda Malamocco, entra nel Guinness World Records.

L’impresa, annunciata nelle scorse settimane, è riuscita.

L’iniziativa “20.000 cozze gratinate al forno”, che si è svolta sabato sera a Malamocco, ha infatti raggiunto l’ambito traguardo, entrando a far parte del Guinness World Records, nella gioia collettiva di tutti i partecipanti, dagli organizzatori ai volontari, che hanno reso possibile il raggiungimento del primato.

Ha preso parte alla serata, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, una nutrita rappresentanza dall’Amministrazione comunale: il vicesindaco Andrea Tomaello, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, gli assessori Michele Zuin e Sebastiano Costalonga, nonché numerosi consiglieri comunali e di Municipalità.

L’idea 

L’idea di provare la corsa al record mondiale è partita dall’associazione Gruppo Bevanda Malamocco, che già nel 2019 aveva presentato il progetto, poi fermato dalla pandemia. Dopo il blocco, però, l’associazione è tornata sull’organizzazione dell’iniziativa, permettendone sabato sera la realizzazione. Nulla, però, sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento volontario delle comunità di Lido e Pellestrina, che hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa. Moltissime persone, infatti, hanno risposto all’appello dell’associazione accettando di cucinare, sabato, nel proprio forno domestico, una teglia di peoci. Le cozze sono state raccolte sabato mattina dalle famiglie volontarie, e poi riportate, una volta cotte, nel punto di raccolta designato.

La donazione dei “peoci”

A donare i mitili è stata l’azienda Mitilla, nata dal sogno dei fratelli Lorenzo e Genny Busetto di far conoscere, in tutta la sua unicità, la cozza di Pellestrina, ormai un marchio pluripremiato: nel 2019 è stato classificato da Forbes tra le 100 eccellenze italiane e, poi, nel 2022, è stato riconosciuto dal Comune di Venezia come una delle eccellenze del Veneto.

Scopo dell’iniziativa 

L’obiettivo, centrato, di cucinare il maggior numero di cozze gratinate al forno mai raggiunto nella storia porta con sé molto altro. L’iniziativa rappresenta, infatti, un tentativo riuscito di dare visibilità al territorio di Lido e Pellestrina, di celebrare un prodotto locale di eccellenza, e di coinvolgere la comunità creando un’atmosfera di allegra spensieratezza, il tutto facendo leva sull’associazionismo vincente che è ben radicato nel territorio di Venezia.

“Oggi è una giornata di festa per Malamocco, ma, in realtà, per tutta la città di Venezia. È un’occasione di promozione del nostro territorio e di un prodotto locale di eccellenza, quale è la cozza di Pellestrina – hanno sottolineato i rappresentanti dell’Amministrazione comunale presenti all’evento – ringraziamo per la favolosa organizzazione il Gruppo Bevanda Malamocco e le altre associazioni coivolte, ma anche i volontari e tutti coloro che hanno contribuito a questo giorno speciale”.

I numeri

Dal punto di vista organizzativo, a partire dalle 17.30, le 400 teglie, ognuna contenente 50 peoci, sono state posizionate su 100 tavoli della lunghezza di 2 metri ciascuno, disposti lungo il Rio Terà di Malamocco. Poi, alle 19, è iniziata la “conta” da parte del giudice ufficiale del Guinness World Records, Lorenzo Veltri, assistito dal notaio Alexandro Minazzi, sotto lo sguardo intrepido della folla. Il giudice e il notaio hanno utilizzato uno stampo di legno forato con 50 aperture, che hanno posizionato sopra a ciascuna teglia per contare le cozze a colpo d’occhio e velocizzare così la procedura. Alle 20 è arrivato il tanto atteso verdetto, con esito positivo, e quindi la premiazione ufficiale da parte del giudice. Durante la premiazione, l’Amministrazione comunale ha ricevuto uno dei cinque certificati consegnati, ritirato dall’assessore Michele Zuin. La serata si è conclusa tra musica e divertimento grazie allo spettacolo “Impatto” di Edo & Chiarola, realizzato da Radio Piterpan, che è partito dalle ore 21.30. Sempre aperti, dalle 17, lo stand gastronomico, con cozze saltate e pasta al sugo di cozze, e i gazebo delle associazioni locali.

Oltre all’impegno dei volontari che si sono resi disponibili alla gratinatura delle cozze nel proprio forno domestico, e che per questo hanno ricevuto una medaglia, va sottolineato l’importante contributo di quelli impegnati nell’allestimento degli stand, della vigilanza, oltre all’aiuto della Protezione civile.

Le 20.000 cozze non sono andate sprecate. Dopo il verdetto, infatti, i titolari delle teglie si sono ripresi le porzioni che avevano cotto, riconoscibili dalle targhette apposte nominative, dando inizio a una gustosa abbuffata.