Un addio per sempre o forse “soltanto” un arrivederci?

E’ questo il dubbio speranzoso che alberga nel cuore di tutti i trevigiani, specialmente in quello di ciclisti, agonisti e cicloamatori, appassionati e addetti ai lavori, per i quali le parole “bici” e “ciclismo” a Treviso han sempre fatto rima con “Pinarello”.

Ha chiuso infatti, nel fine settimana appena terminato, una bottega storica, costruita la bellezza di quasi settant’anni fa dal patriarca Giovanni “Nani” Pinarello. Sabato sera è mestamente scesa per l’ultima volta la “cler” del negozio aperto dal padre di Fausto, Carla e del mai dimenticato Andrea, con la moglie Ida, nel 1954. Un abbandono, almeno apparentemente definitivo, al centro storico, che avviene dopo un’attività ininterrotta in Borgo Mazzini.
Secondo colleghi della stampa locale, i vertici aziendali avevano pianificato la chiusura del punto vendita di Piazza del Grano per la fine di febbraio… Poi, ahimè, un repentino cambio di rotta ha accelerato le operazioni, scelta presumibilmente dovuta al fatto che l’ultimo gestore, Fabio Guglielmini, inizierà a godere della meritatissima pensione fra qualche settimana.

“Tutto è partito da questa piazza stupenda” ha dichiarato nostalgicamente Fausto Pinarello, nell’abbandonare la storica attività dove i suoi genitori avevano cominciato, 7 anni prima della sua nascita, ad allattare quello che sarebbe diventato uno tra i più celebri e vincenti brand di tutto lo sport mondiale.
“Comprendo che questa chiusura è un peccato per la città – prosegue Fausto – ma non è detto che in futuro non si possa trovare un’altra soluzione”. Ed è a queste laconiche parole che ogni vero trevigiano, ogni autentico sportivo, ogni amante della bicicletta che sia mai passato per Treviso (ed inevitabilmente per il negozio di Pinarello), tenterà di aggrapparsi nelle prossime settimane, quando vedrà la Città della Bici un po’ più vuota e triste di prima.