preparazione al prelievo di sangue
preparazione al prelievo di sangue

Quella che utilizza il plasma iperimmune è una terapia innovativa ed efficace: prevede il prelievo del plasma da persone guarite dal Covid-19, per poi somministrarlo a pazienti malati, affetti dallo stesso virus, per “rifornirli” degli anticorpi che erano già stati sviluppati, nel proprio sangue, dai pazienti guariti.
“Il plasma che viene prelevato ai guariti e poi, opportunamente trattato, viene trasfuso ai malati – spiega il dottor Gianluca Gessoni, Primario del Servizio Immunotrasfusionale dell’Ulss 3 Serenissima – contiene immunoglobuline: queste sono state prodotte nell’organismo della persona a suo tempo malata dai linfociti B in risposta all’infezione; rimaste nel sangue prelevato e conservato, quando questo viene trasfuso in una persona malata la aiutano a combattere l’agente patogeno andandosi a legare ad esso e neutralizzandolo”. Insomma: con la terapia del plasma iperimmune si trasferisce nel corpo dei “nuovi malati” quelle armi di difesa che erano state a suo tempo preparate in un altro organismo, favorendo il miglioramento delle condizioni cliniche e la guarigione dei pazienti.
Negli Ospedali dell’Ulss 3 Serenissima sono già una settantina i pazienti Covid-19 che, previa valutazione sull’ammissibilità della cura, sono stati trattati con il plasma iperimmune raccolti nei mesi scorsi: “All’Ospedale dell’Angelo, al Covid Hospital di Dolo – sottolinea il dottor Gessoni –, ma anche all’Ospedale di Mirano, questa terapia è stata utilizzata con profitto nelle pneumologie e nelle Terapie Intensive: abbiamo evidenza che risulta utile in particolare se somministrata in una fase precoce, con pazienti con sintomatologia importante e con una situazione respiratoria non compromessa dal procedere della malattia”.

“Il Veneto ha avviato già nella primavera scorsa, con lungimiranza, la creazione di una “banca del plasma”. L’obiettivo – spiega il Direttore Dal Ben – era quello di prepararsi ad utilizzare  anche questa strategia terapeutica. Alla quale ora, in un momento in cui sotto l’attacco del Covid-19 sono di nuovo molti i pazienti ricoverati, i nostri Ospedali si trovano a dover e a poter ricorrere. Possiamo continuare ad utilizzare quest’arma se si rinnova la disponibilità e la generosità dei donatori: il plasma delle persone che sono state malate è prezioso, per i pazienti del nostro territorio e di tutto il Veneto, ed è quindi importante fin d’ora continuare a raccogliere nuove donazioni”.
L’appello alla donazione è rivolto a tutti i soggetti che sono ex-pazienti Covid: “Il plasma che raccogliamo – spiega il Direttore Dal Ben – è quello di persone che sono state ricoverate per il Coronavirus, o che ne sono state affette a domicilio ma con presenza di sintomi”.
Il paziente che intende donare il proprio sangue deve possedere i seguenti requisiti, da valutare in via preliminare con contatto telefonico:
–           deve avere un’età compresa tra 18 e 60 anni
–           il soggetto di sesso maschile non deve essere mai stato trasfuso
–           il soggetto di sesso femminile non deve mai essere stato trasfuso e non deve aver avuto gravidanze
–           l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata sintomatica
–           l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente (tampone rino-faringeo positivo)
–           la guarigione da infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente mediante due tamponi negativi consecutivi
–           criteri di idoneità generale alla donazione (anamnesi fisiologica, patologica, farmacologica).
Le persone disponibili alla donazione, o interessate ad avere chiarimenti riguardo alla possibilità di donare, possono contattare i Centri di Raccolta della provincia ai recapiti segnalati sul Sito dell’Ulss 3 Serenissima (per Mestre si telefona allo 0419658512, per Venezia allo 041.5294576, dal lun. al ven. ore 10.30-13.00).