È stato un weekend intenso per la Polizia locale di Venezia che nell’ultimo fine settimana di controlli si è trovata alle prese con diverse irregolarità ed episodi di spaccio. Ieri mattina ad esempio, domenica 16 maggio, alcuni agenti in borghese intorno alle 12 hanno assistito ad uno scambio sospetto in via Dante, a Mestre. La transazione stava avvenendo tra un 23enne richiedente asilo politico, già denunciato e arrestato ad aprile scorso e un agente di commercio, in città per motivi di lavoro. Il cliente è stato poi individuato in via Piave: aveva in auto con sé una dose di eroina. È dunque finito nei guai, con una multa di 450 euro per violazione del regolamento di Polizia urbana e un ordine di allontanamento dalla zona per 48 ore, oltre al ritiro della patente per 30 giorni, dovuto al ritrovamento degli stupefacenti a bordo del veicolo. Il presunto venditore, invece, è finito di nuovo in manette. Ora si trova al comando di Polizia locale di Venezia. Il suo arresto è stato convalidato. L’uomo sarà processato con rito direttissimo il prossimo 29 giugno. Nei suoi confronti è stato inoltre emesso un ordine di allontanamento della durata di 48 ore dalla stazione di Mestre, oltre al divieto di dimora in Veneto.
Un episodio analogo si è verificato nel pomeriggio del giorno precedente. Intorno alle 15 di sabato15 maggio infatti, un altro agente di commercio 42enne è stato fermato da una pattuglia del Nucleo operativo di Polizia locale. Era stato adocchiato mentre scendeva con un uomo, che si ipotizzava essere uno spacciatore, nel sottopasso pedonale vicino all’incrocio tra viale Stazione e via Dante. Risalito a bordo della sua auto, il cliente è stato fermato su via Piave all’altezza di via Monte Nero e, su richiesta, ha consegnato alla Polizia locale l’involucro di eroina gialla, appena acquistato. Anch’egli sanzionato per detenzione di stupefacenti alla guida di un veicolo, gli sono state inflitte diverse sanzioni: oltre al ritiro della patente per 30 giorni, gli è stata comminata una multa di 450 euro per violazione del regolamento di Polizia urbana e un ordine di allontanamento di 48 ore dalla zona. Il sospetto venditore è fuggito, ma è stato riconosciuto dagli uomini della Polizia locale e sarà denunciato a piede libero.
Nei guai per presunto spaccio di droga anche un minorenne: si tratta di un ragazzo di 17 anni di Marghera, con precedenti per oltraggio, furto, danneggiamento. È finito in manette nel pomeriggio di giovedì scorso, verso le 15, tra via Rinascita e parco Emmer. La sua cattura è frutto di un’operazione congiunta del Nucleo operativo e del Nucleo cinofilo. Gli indizi sul suo conto facevano ipotizzare un’attività di spaccio di hashish nella zona di parco Emmer. Avvistato alla fermata del tram con due amici, ha tentato invano di fuggire. Aveva nascosto tra gli abiti un panetto di hashish da un etto. A casa invece, come è emerso nel corso di una perquisizione, custodiva marijuana e 12 orologi del valore di circa 4000 euro, poi sequestrati perché di dubbia provenienza. Dopo il trasferimento nel carcere minorile di Treviso, stamani il minore è stato chiamato a rispondere dei propri comportamenti al Tribunale minorile di Venezia.