Alberto Villanova, Gianpiero Possamai, Tommaso Razzolini, Nazzareno Gerolimetto e Roberto Bet hanno risposto positivamente all’invito per domani in occasione della consegna della petizione “No fotovoltaico sul suolo agricolo”.

Coldiretti Veneto, infatti, domani, 18 MAGGIO ALLE ORE 11.00 A PALAZZO FERRO FINI, sede del Consiglio del Veneto, consegnerà ufficialmente 24 mila firme raccolte con la petizione “NO FOTOVOLTAICO SU TERRENI AGRICOLI” promossa dal ComitatoMammaZeroConsumoSuolo su tutto il territorio regionale. L’evento prevede l’arrivo della delegazione di agricoltori a Venezia lungo il Canal Grande, che poi via terra raggiungerà il cortile istituzionale, dove il Vice Presidente Nicola Finco e i consiglieri regionali accoglieranno gli ospiti nel rispetto delle norme previste dall’ordinanza sanitaria.

“I cittadini si sono schierati con gli agricoltori – sottolinea Giorgio Polegato, Presidente di Coldiretti Treviso – nella battaglia di buon senso per avere uno strumento legislativo che fermi la corsa all’accaparramento dei terreni agricoli per la “coltivazione” di pannelli solari. Grandi e piccini coinvolti nell’iniziativa che ha visto anche la condivisione degli insegnanti che hanno aderito attraverso il concorso scuola “L’Energia S©olare” realizzando disegni e lavori in classe a sostegno della tutela dei campi e della bellezza del paesaggio.”

“L’ingiustificato ritardo nell’approvazione della legge è preoccupante – dice Coldiretti Veneto – mentre cresce sempre più il consenso della gente per l’iniziativa condivisa anche dalle forze politiche in maniera trasversale – spiega Coldiretti Veneto. I deputati di vari partiti, sindaci, assessori che hanno formalmente aderito alle dimostranze degli imprenditori agricoli – ribadisce Coldiretti Veneto – dimostrano di sostenere la richiesta di approvazione di un testo di legge che individua le zone idonee agli impianti: cave dismesse, aree marginali, tetti di capannoni industriali abbandonati. La campagna veneta sta vivendo un vero e proprio assalto da parte di società anche straniere che mascherano mega installazioni con progetti virtuosi di produzione di energia pulita. Per fermare lo scempio ambientale – conclude Coldiretti Veneto – occorre accelerare sul Progetto di Legge numero 41 ancora ferma nelle varie commissioni consiliari”