Sono circa 2.500 i profughi di guerra arrivati in Veneto e registrati dalle Prefetture fino a ieri sera.

Si concentrano soprattutto nelle province di Treviso (780), accolti quasi tutti in famiglia o da associazioni, Venezia (450) e Vicenza (430).  Sono state 862 delle quali circa la metà (48%) a minori le tessere sanitarie provvisorie rilasciate.

Obbligo di tampone per gli ucraini che arrivano in Veneto. Sancisce questo la nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia per evitare che il Covid torni a diffondersi.

Nei 26 hub già presenti (uno per ciascun distretto sanitario) è stato messo a disposizione un team in grado di effettuare uno screening, provvedere ai tamponi e alle vaccinazioni, con il supporto di una persona per la traduzione. Sono stati attivati punti tampone presso le stazioni di Verona, Padova e Venezia-Mestre (visto flusso continuo non regolamentato di profughi in arrivo in maniera sparsa).

Circa 2.592 persone hanno telefonato al numero verde della Protezione civile regionale 800990009, o compilato il modulo per l’accoglienza online sul sito della regione per offrire un alloggio ai profughi ucraini.

Inoltre Veneto Lavoro ha deciso di estendere ai profughi i servizi dell’“Incontra lavoro”, per mettere in collegamento le aziende che hanno bisogno di profili professionali con gli ucraini che si renderanno disponibili a lavorare.