Alla fine di una partita dominata che ha rischiato di chiudersi con una sconfitta ed è finita con un  a 3 a 3 sul filo di lana. Il problema nasce che, durante i 90′ di gioco, l’allenatore, abbandonando la sua posizione dalla panchina si sia rivolto (sembra dopo aver sentito una frase razzista verso il proprio portiere) ad un tifoso scatenando una feroce rissa verbale al triplice fischio. A fine partita il Mestre si è chiuso in silenzio e nessuno ha rilasciato dichiarazioni. A giustificare la decisione, però, non basta la rabbia per una partita che poteva essere vinta ma si aggiungono anche i nervi scoperti. Il mister arancionero a fine gara ha litigato con il tifoso che contestava le scelte fatte ma nega la frase razzista che pare essere stata pronunciata da altri. Tiozzo ha anche chiesto al supporter di regolare i conti fuori dallo stadio. Nessun commento dalla società, ma la risposta dei tifosi non si è fatta attendere, che hanno lasciato ai social network le loro dichiarazioni al vetriolo. «Se uno che si ritiene un professionista non riesce a sopportare le pressioni di una piazza importante come Mestre soprattutto quando gli è stato detto in tutte le salse di non far giocare in porta chi in porta non sa giocare e che ci costa molti punti regalati, allora è meglio che si accomodi in altri lidi, più tranquilli dove non ci sono tifosi», hanno scritto i tifosi.Insomma, si prevede un fine settimana piuttosto agitato in casa Mestre.

Gian Nicola Pittalis

Cattura