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Al giorno d’oggi basta accedere a qualsiasi store digitale per rendersi conto di quanto il gioco e l’intrattenimento si siano trasformati rispetto a un decennio fa. Tra app e videogame veri e propri disponibili per il download, chi vuole divertirsi con qualche attrazione virtuale si ritrova ormai con molteplici soluzioni. L’Italia è tra le nazioni che giocano di più in assoluto. Basta, ad esempio, consultare un elenco completo di casino online aams tra quelli disponibili in internet per capire il trend del settore del gioco digitale legale nel nostro paese.

I numeri sul gioco in Italia

Avventurandosi tra gioco d’azzardo e numeri, pane quotidiano per gli statistici, pare che le slot machine rappresentino il fulcro dell’offerta contenutistica di una piattaforma di gioco. Le macchinette virtuali sono variabili, potendo essere modificate nel tempo. Di conseguenza anche i giocatori più esperti possono imbattersi di tanto in tanto in attrazioni nuove. Ogni Paese ha i suoi gusti, però. In Spagna, ad esempio, sono le scommesse sportive ad andare per la maggiore, in Grecia i giochi ad estrazione. In Norvegia si spende in media l’equivalente di 450 dollari annui a testa in un anno, in Cina, Finlandia e Canada si arriva ai 500 e in Irlanda ai 600, mentre in Singapore e in Australia il dato è raddoppiato. La spesa va comunque rapportata al reddito pro capite: gli italiani, secondo i dati Istat sul gioco d’azzardo, investono in questo settore almeno il 2% del loro reddito.

 Dati gioco d’azzardo in Italia: le principali statistiche

In Italia il fatturato totale derivante dal gioco si attesta sul centinaio di miliardi di Euro. Una parte dei ricavi delle attività finisce nelle tasche dello Stato, ma la somma che viene sperperata dai giocatori rimane importante. Gli habitué possono spendere anche 2.000 Euro all’anno e nell’ultimo biennio l’erario ha guadagnato il 50% in più rispetto a quello precedente. Non è sempre tutto rose e fiori e in qualche periodo gli italiani hanno speso molto meno del solito, ma le slot, che attecchiscono anche nello Stivale, generano da sole un indotto di 50 miliardi di Euro annui. Stando ai dati statistici sul gioco d’azzardo in Italia, senza la trasposizione virtuale dei vecchi cabinati, l’intero settore dell’intrattenimento sarebbe costretto a rinunciare a una cospicua fetta di mercato. Benché i giochi di carte siano piuttosto tradizionali, infatti, non risultano essere tra i preferiti degli italiani. Di conseguenza, il livello generale è salito parecchio. Studiando con attenzione il gioco d’azzardo in Italia e le statistiche ad esso relativo, si evince comunque che il poker
contempla una spesa intorno ai 200 milioni di Euro annui: tra i giochi di carte è palesemente quello con il maggior seguito, superiore anche a quello delle discipline nate di fatto nel Belpaese. I numeri sul gioco d’azzardo in Italia non mancano di rivelare anche qualche curiosità: ad esempio, nonostante sia apparso sul territorio nazionale poco più di 20 anni fa e oggi sembri in netto calo, il solo bingo vede gli italiani spendere 50 milioni di Euro ogni 12 mesi. Ultime ma non ultime, le scommesse sportive: nel giro di un anno la spesa è di 60 milioni, per lo più incentrate su eventi a sfondo calcistico. La sezione in cui si investe di meno è quella dell’ippica, con meno di 5 milioni all’anno.