Mister Paolo Zanetti - Venezia FC
Mister Paolo Zanetti - Venezia FC

Domani, con fischio d’inizio alle 21, il Venezia FC sarà in trasferta sul campo della Reggina. Mister Paolo Zanetti, come consuetudine, ha tenuto il punto-stampa pre-partita, via web-conference.
Innanzitutto, Mister, qual è la situazione della squadra dopo dall’ultimo match?
“Non potrò recuperare Taugourdeau e neppure Modolo, ma Johnsen tornerà dalla squalifica. Non ci saranno neanche Marino e Serena. Giocherà chi, in questo momento, mi dà maggiore garanzia sul piano fisico. Da questo punto di vista, oggi già ho avuto delle indicazioni, però, chiaramente, devono passare 72 ore prima di capire veramente chi scenderà in campo”.
Qual è invece lo stato d’animo, dopo il tonfo casalingo contro il Monza?
“L’ho presa  – chiaramente – come una sconfitta, nel senso che perdere non piace mai a nessuno, infatti i ragazzi sono rammaricati. Tuttavia, bisogna anche analizzarla bene. abbiamo rivisto la gara e il Venezia, comunque, ha giocato la partita alla pari con una squadra forte; poi certo, hanno pesato gli episodi, alcuni errori. Ma, sinceramente, io non mi sento di condannare la squadra per questa sconfitta. Io la condanno solo quando una squadra non dà tutto, quando non ha il giusto spirito, il giusto approccio, ma venerdì non c’è stato niente di tutto questo: d’accordo la partita è stata persa sul campo, meritatamente o no sono punti di vista. Però quello che ho chiesto ai ragazzi è stato che questa sconfitta non lasciasse degli strascichi, non più di quello che deve lasciare, ma piuttosto darci energia, anche dal punto di vista mentale. Siamo un po’ mancati nella tenuta della gara, ma questo è anche logico, perché comunque la squadra ha spinto sull’acceleratore, abbiamo giocato partite tiratissime, al 100% e  forse qualche giocatore ha pagato un po’ questo aspetto. Adesso più che mai è determinante andare a pescare nelle risorse del gruppo. In fin dei conti, questi momenti servono anche per testare e per capire il valore della nostra rosa”. 
Come si prepara un match in 72 ore, dal punto di vista fisico e mentale?
“Oggi abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, per prepararla in un giorno, ma questo vale anche per gli avversari, quindi non è un alibi, assolutamente: ci sono tantissime grandi squadre che giocano una marea di partite in poco tempo. Invece, quello che mi preoccupa è la tenuta fisica. La cosa importante è presentarsi a questi eventi ravvicinati con la giusta condizione, il che è molto difficile, perché laddove non c’è la tenuta fisica, ci deve però essere dal punto di vista mentale. E comunque, sul piano tecnico-tattico abbiamo delle certezze, abbiamo una determinata identità, il che mi consente di non dover ripetere tante cose. questa prestazione, quindi, si deve affrontare con la testa più che con le gambe”.
Che cosa vi ha detto ieri il presidente Niederauer?
“Oltre ad averci fatto un graditissimo regalo, ci ha dato grande fiducia e ci ha stimolati, nonostante la sconfitta subita venerdì. Poi ha chiarito bene, com’è giusto che sia, quelli sono dei nostri obiettivi. Credo, quindi, che abbiamo una proprietà speciale, e non lo dico per piaggeria, ma lo dico perché è un pensiero comune, che abbiamo tutti noi del gruppo squadra. E’ un presidente che sa lavorare, anche sotto l’aspetto motivazionale, con le persone che lavorano per lui”.
Ultimamente avete sempre trovato squadre “con l’acqua alla gola”, cioè particolarmente affamate di punti.
“E’ così, ed è proprio questo che intendevo dire: sono l’aspetto agonistico e la portata mentale che fanno la differenza, perché abbiamo trovato che spesso squadre che sono, appunto, partite con l’acqua alla gola e si trovavano di fronte a gare importantissime per tirarsi fuori dalle situazioni in cui si trovavano. Va detto che, in questo caso, le sconfitte servono anche a questo: intanto servono per farci fare, ogni tanto, un piccolo bagno di umiltà, che non fa mai male per capire che noi non siamo diventati invincibili, e siamo anzi una squadra che, se abbassa le difese, diventa vulnerabile. fortunatamente per noi le sconfitte sono state poche, con squadre forti e per aspetti legati a dettagli, non a prestazioni scadenti. Ma questo è un campanello d’allarme che ci deve far capire che viaggiamo su equilibri tali da dover allenarci sempre al massimo, e che abbiamo dei difetti su cui dobbiamo lavorare per migliorare”.
Forte e Bocalon sono alternativi, nella tua idea di gioco, oppure possono anche giocare assieme?
“Ho pensato spesso a questo: non mi dispiace il doppio attaccante; sono convinto che, però, ci cambierebbe un po’ quello che è il nostro assetto, quello che abbiamo avuto fino adesso, dal momento che  noi stiamo giocando con un 4-3-3 atipico con un giocatore da Linea che è Johnsen o Di Mariano, e con Aramu o Capello, che giocano, liberi, a tutto campo. Abbiamo un assortimento interessante: giocatori di talento, giocatori veloci e il finalizzatore davanti. Secondo me possono coesistere, soprattutto con le caratteristiche di Riccardo, che è un giocatore molto generoso, giocatore che apprezzo tantissimo per quello che dà alla squadra, nonostante venga utilizzato magari anche di meno rispetto a quello che merita, però può darci tanto livello agonistico. Chiaro che è una scelta che va stravolgere alcuni equilibri, quindi magari al momento la sto vedendo una cosa che può succedere a gara in corso, piuttosto che dall’inizio, però non escludo che sia una soluzione che, in base al tipo di partita, potrei adottare”.
Vacca può essere una sorta di “sorvegliato speciale”?
“E’ chiaro che lui, ma pure Cremonesi, i quali, per motivi diversi, sono rimasti fermi per alcune gare, poi hanno giocato due partite consecutive, hanno affrontato situazioni non semplici né scontate. Entrambi sono importanti, per me. Cremonesi viene da un’ottima prestazione, pur dopo vari mesi che non si giocava. Se staranno bene, li considererò per farli giocare, a meno che domani mi dicano, per il bene della squadra: “guarda Mister, sono cotto”. Hanno hanno di arrivare a domani, per dire di essere al 100% ed io, su questo versante, ho chiesto a loro onestà:  ma non per me, perché sbaglio le scelte, io anzi lavoro per il bene della squadra. Anche perché poi, noi, giochiamo sabato e martedì, e quindi chiaramente le valutazioni saranno fatte all’ultima ora”.
Che Reggina si aspetta?
“Mi aspetto una squadra “assatanata”, perché conosco bene il loro allenatore, che ho incontrato molte volte anche in serie C, e quanto ai giocatori, al di là dei singoli, sono elementi di grande livello, con cambi importanti. Anche loro avranno uno spirito di rivalsa, ma anche noi, quindi sarà una partita dal grande spessore agonistico, più che tecnico”.