“Sono felicissimo per Samuele Battistella. Ha vinto il mondiale e quindi adesso ha ragione lui e ha zittito chi aveva storto il naso per la sua convocazione”.

Gioisce Luciano Rui, direttore sportivo della Zalf Euromobil Fior, che ha avuto tra le fila del suo team, per ben due anni, il neo iridato. “Ha vinto un bel mondiale, di forza, di fortuna e furbizia. Ecco, l’unico errore che ha commesso in gara è stata la volata. l‘ha sbagliata esattamente come Matteo Trentin a distanza di 48 ore. Ma in favore di Battistella è arrivata la Var e la giuria dell’Uci che ha applicato alla lettera, al cento per cento il regolamento di gara. E Samuele è così potuto salire sul più alto gradino del podio”. Torna a risplendere l’iride sui cieli trevigiani e in un certo senso sul marchio Zalf Euromobil Fior che si conferma ancora una volta fucina di talenti. Che corridore è Samuele Battistella, lo chiediamo a Rui che appunto per due stagioni lo ha avuto in squadra : “E’ rimasto per due stagioni anche se per alcuni periodi ha avuto dei problemi a un ginocchio ed è dovuto rimanere fermo al palo. Due anni importanti, di crescita, poi ha fatto la scelta di passare in una continental. In poche settimane, se, oltre a Frigo, fossero rimasti con noi Alberto Dainese e Samuele Battistella, avrei vinto in sequenza un titolo tricolore, un europeo e un mondiale. La soddisfazione è che comunque sono tutti transitati nel nostro team. Per questo mondiale si è preparato davvero bene”. Ci racconti l’esperienza di due anni nella Zalf Euromobil Fior : “Era arrivato da noi come ragazzino prodigio. All’inizio ha faticato un pò come tutti ovviamente nel passaggio di categoria. Un ragazzo con un carattere un pò particolare, a volte chiuso però la sua grande fortuna è la con visione sui suoi mezzi. Quando è convinto di vincere o di piazzarsi non sbaglia un colpo. Samuele parte sempre per vincere. Ha sempre una grande motivazione. Al primo anno in gara era sempre sulle fughe, lo scorso anno aveva vinto Mercatale e una prova di Coppa del Mondo alla corsa della Pace in maglia nazionale. Con noi vinto anche San Daniele del Friuli a fine stagione, lo scorso anno. Al primo anno tra i dilettanti aveva intascato tanti piazzamenti, poi appunto un problema al ginocchio lo aveva fermato per qualche mese. Ma è tornato alle corse con la testa più forte di prima. Sono felicissimo per lui, sono stati due anni bellissimi con noi. Poi la scelta della continental, l’esperienza delle gare all’estero. Alla fine, ripeto, ha avuto ragione lui. Adesso passa nel word tour con un contratto in tasca e la maglia di campione del mondo. E non è poco. Trionfa a la Torre di Fucecchio, poi il Giro del Belvedere e secondo a Negrar . E ancora vittorie in Sudafrica. Ora Samuele inizia una nuova vita. Buona fortuna”. Ieri sera Samuele Battistella ha festeggiato a Rossano Veneto il trionfo iridato. Ma chi lo ha nosciuto davvero bene è Giuseppe Parolisi. “Samuele l’ho conosciuto da esordiente quando al Giorgione ero un pò tutto fare – racconta Parolisi, diesse del Giorgione Aliseo -. Dall’Uc Loria dove correva da giovanissimo è passato a esordiente nel Giorgione appunto, vivaio della squadra castellana. Al primo anno da esordiente nel 2010, era un ragazzo mingherlino, una pulce rispetto agli altri ma non è mai riuscito ad uscire dai dieci nei piazzamenti. E così da allievo. Sempre grintoso. La sua prima vittoria da allievo è stata a Col San Martino, poi quinto alla Coppa d’Oro. Fece sue altre due corse. Da juniores io, Samuele e suo fratello Michele abbiamo scelto una squadra vicentina. E li è uscito il campioncino. Primo anno junior vince la Casut Cimolai, butta al vento tante gare ma corre sempre all’attacco. Un ragazzo che ha sempre ascoltato i consigli. Per due anni consecutivi conquista lo scalatore d’oro. Terzo alla Bolghera, vince a Castelbolognese, poi la Colli Alti, il campionato regionale a cronometro, il Buffoni, quinto all’europeo strada a Plumelec in Francia”. E adesso è campione del mondo.