C’erano una volta i Verdi: il primo partito ecologista, attento alle materie ambientali, impegnato a favore di politiche di sostenibilità e di contrasto all’inquinamento, critico verso la scelta nucleare. Ma dal 2008 in poi i Verdi hanno sensibilmente perso posizioni e soprattutto rappresentatività parlamentare, sia in Italia che in Europa, rischiando di scomparire dal panorama politico. Pur mantenendo attive le battaglie ideologiche, rappresentate anche dai referendum del 2011, il movimento ambientalista ha ceduto il passo ad altre formazioni politiche che si sono appropriate di parte della loro storia e dei loro programmi, sottraendo loro peso elettorale ed attenzione sia popolare che mediatica.

Il 2019 segna però la volontà di riaprire il progetto dei Verdi. Daniele Tiozzi, trevigiano, è divenuto consigliere federale nazionale della Federazione dei Verdi ed al contempo ne è co-portavoce. Invitato dalla nostra redazione, ha voluto spiegare i motivi di una rinascita politica, attualizzando le tematiche e chiarendo gli obiettivi futuri e la posizione della Federazione in merito al governo Conte-bis.