I carabinieri di San Donà hanno denunciato per furto e ricettazione due donne, di 31 e 20 anni, residenti nel campo nomadi di Portogruaro. I militari le hanno fermate, in seguito alla segnalazione di un cittadino, che le aveva viste aggirarsi in un condominio di via Vizzotto, nel centro di San Donà.

Sul posto si sono precipitati i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NOR della locale Compagnia, individuando le due donne mentre si stavano allontanando dal palazzo segnalato. I militari le hanno quindi fermate, identificate e controllate al terminale; una delle due, una nomade 31enne, è risultata avere già precedenti penali per reati contro il patrimonio mentre la seconda, una nomade 20enne, era incensurata.

Procedendo ad un primo controllo venivano rinvenute varie banconote per più di mille euro ed alcuni monili. Pertanto i militari procedevano a condurre in caserma le donne per una perquisizione fatta eseguire da personale femminile. Nell’attesa, la più giovane delle donne ha cercato di disfarsi di una chiave inglese regolabile e di un grosso cacciavite che nascondeva nei suoi abiti. La perquisizione ha permesso di recuperare oltre 1.800 euro, due borse di marca, quattro paia di orecchini, due anelli e un bracciale, nonché biancheria intima munita ancora di etichettatura.
Il sopralluogo effettuato nel palazzo non ha permesso di rinvenire tracce utili al fine di stabilire, nell’immediatezza, l’effrazione di qualche abitazione atteso che quelle ove erano presenti gli occupanti non avevano subito furti e le altre erano regolarmente chiuse e prive di segni di scasso agli infissi. Le donne venivano quindi deferite in stato di libertà per furto in abitazione e ricettazione.
Solamente nel corso della serata, dopo essere rincasati, i proprietari di un appartamento si sono accorti di aver subito la visita di malfattori recandosi in caserma per denunciare il reato. I militari hanno ovviamente collegato l’evento appurando che il denaro rinvenuto
era stato prelevato dalle vittime il giorno stesso, con tanto di ricevuta della banca, e solo una borsetta ed un bracciale erano di loro proprietà. Gli accertamenti dei Carabinieri sono ora finalizzati a risalire ai proprietari dei rimanenti beni sequestrati alle donne.