La Procura della Repubblica di Venezia ha delegato la Guardia di Finanza all’esecuzione di un provvedimento finalizzato al sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per circa 7 milioni di euro nei confronti di 2 aziende e 8 persone fisiche coinvolte nel fallimento di una società già proprietaria di un noto centro commerciale nella provincia di Venezia.
L’operazione odierna si pone al termine di una complessa attività investigativa, diretta dalla
locale Autorità Giudiziaria ed eseguita dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Venezia, che ha consentito di raccogliere plurimi e circostanziati elementi indiziari a carico
degli amministratori della citata impresa, configuranti possibili violazioni penali di carattere
societario e tributario, nonché alla Procura della Repubblica di richiedere al Tribunale il
fallimento della società.
La gravità degli elementi emersi in ordine alle ipotesi distrattive dei beni aziendali, delle false informazioni nei bilanci societari e dell’emissione/utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ha indotto la Procura della Repubblica ad avanzare all’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Venezia richiesta per l’applicazione di misure cautelari sia personale che reali, che, tuttavia, venivano rigettate.
Avverso tale rigetto, la Procura della Repubblica di Venezia ha proposto istanza di riesame
al Tribunale di Venezia che, in quasi sostanziale accoglimento dell’originaria proposta, ha
disposto il sequestro preventivo sia per equivalente che diretto, per complessivi euro
6.858.891,96 e gli arresti domiciliari per 3 soggetti. Tale ultima misura cautelare di natura
personale non è ancora esecutiva attesa la possibilità per gli indagati di proporre ricorso
presso la Corte di Cassazione.