Si finge carabiniere per truffare anziano

Ha tentato di truffare un anziano fingendosi un maresciallo dei carabinieri. L’uomo, un 34enne della provincia di Napoli, esperto in truffe, questa volta ha scelto l’obiettivo sbagliato. Quando ha telefonato all’anziano signore, classe 36 ex Alpino e professore universitario di Chimica in pensione, si è qualificato come maresciallo dell’Arma.

La tattica

Prima ha messo in agitazione la vittima comunicandogli che il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale, che aveva investito una donna e che era stato sottoposto a fermo, poi ha offerto una soluzione: il figlio sarebbe stato rilasciato pagando la somma di  3.200 Euro alla persona investita che non avrebbe sporto denuncia.

Il complice finto avvocato

Per rendere sempre più verosimile la messa in scena di chi si finge carabiniere, l’uomo ha tirato in ballo un complice che, fingendosi avvocato, ha chiamato la vittima sull’utenza cellulare. Superato lo spavento iniziale però, all’anziano sono suonati diversi campanelli d’allarme: dalla procedura adottata, alla fretta nel voler risolvere la questione, al fatto che tenessero due linee occupate contemporaneamente, casi analoghi di cui era venuto a conoscenza dai mezzi di informazione.

È a quel punto che la vittima ha ribaltato la situazione: si è finto preoccupato e accondiscendente, ha trattenuto in linea i due interrompendo spesso la chiamata, con il cellulare della moglie chiamava il numero di pronto intervento 112 spiegando quello che stava succedendo. La centrale ha quindi immediatamente avvisato i carabinieri della Stazione di Selvazzano Dentro che sono subito intervenuti: avvicinatisi all’abitazione hanno individuato il truffatore che sceso dall’auto, a piedi si è avvicinato al cancello della vittima per riscuotere il denaro e, alla vista dei carabinieri, è immediatamente risalito sulla sua autovettura e ha tentato di darsi alla fuga a forte velocità. Partiti a sirene spiegate, i carabinieri lo hanno bloccato dopo un breve inseguimento e lo hanno arrestato. L’uomo, classe 1989 della provincia di Napoli, dovrà rispondere all’A.G. di Padova del reato di tentata truffa mentre, le indagini in corso, sono orientate all’identificazione di eventuali complici.