La sindrome dell’occhio secco è una particolare disfunzione che viene classificata in dislacrimia e ipolacrimia. La prima si verifica in presenza di un’eccessiva evaporazione lacrimale, mentre la seconda è determinata da una produzione lacrimale insufficiente.

Entrando nel dettaglio, se si altera la quantità e la qualità delle lacrime l’occhio tende a seccarsi, viene a ridursi il film lacrimale e la cornea non risulta adeguatamente lubrificata. Scopriamo come riconoscerla.

Sindrome dell’occhio secco: che cos’è

Il film lacrimale è una sottile pellicola protettiva che ricopre l’occhio e che è fondamentale per la funzionalità oculare. Una disfunzione di questo rivestimento può verificarsi a seguito di patologie, infezioni, squilibri ormonali o malattie metaboliche.

Tuttavia, la sindrome dell’occhio secco è associata perlopiù a persone in età avanzata e a donne in menopausa. E può colpire anche chi utilizza abitualmente lenti a contatto, colliri o determinati farmaci.

I sintomi dell’occhio secco

Quando si soffre di questo disturbo si tende a percepire la presenza di un corpo estraneo, spesso accompagnata dalla sensazione di avere le palpebre pesanti e ad una secchezza oculare.

Tuttavia, la sintomatologia può includere anche bruciore, prurito, fotofobia, irritazione e offuscamento della vista. Nei casi più seri, inoltre, può includere anche dolore localizzato ed infiammazione della cornea.

Le possibili cause

Questa patologia è causata dalla disidratazione della congiuntiva e della cornea e la conseguenza diretta è che l’occhio tende ad irritarsi fino a dare fastidio.

Senza dimenticare che in alcuni casi un’alterazione della produzione lacrimale può essere associata anche a malattie oculari infiammatorie, disfunzioni ormonali, patologie sistemiche o congiuntiviti.21

I rimedi per il disturbo oculare

In base alla tipologia del disturbo l’oculista potrà consigliare l’utilizzo di lacrime artificiali, appositi sostituti lacrimali ad azione multipla o prodotti mirati.

Volendo ricorrere ai rimedi naturali, si può optare per la camomilla che ha proprietà antinfiammatorie e lenitive o per il cetriolo che ha una funzione idratante e calmante.