Gli assessorati alla cultura, all’istruzione e alle pari opportunità della Città di Pieve di Soligo hanno presentato una nuova rassegna che accenderà i riflettori sull’universo femminile a tutto tondo.
Cinque incontri pubblici, con cadenza quindicinale, che si svolgeranno nell’auditorium della Biblioteca ‘Battistella Moccia’, per raccontare la storia personale di nove donne, e di due uomini, le loro esperienze professionali e i ciottoli d’inciampo, le loro aspirazioni, i progetti per il futuro.
Sarà l’occasione per affrontare – superando gli stereotipi, i toni della retorica e le incrostazioni sessiste – i temi legati al lavoro, alla scuola e alla cultura, allo sport e al linguaggio. Sul palcoscenico si alterneranno Susanna Camusso, Vera Gheno, Valentina Cremona, Mariapia Veladiano, Moira Mascotto, Elena Casagrande, Dominga Lot (nella foto sotto), Alessandra Patelli (nella foto in fondo), Diana Ziliute, Alessandro Marzo Magno e Dimitri Feltrin.
“Crediamo che raccontare come le donne lavorino e si impegnino per il miglioramento della nostra società e per la realizzazione di se stesse, sia davvero importante per fornire modelli positivi alle giovani generazioni – affermano Luisa Cigagna, vice sindaco e assessore alla cultura ed Elena Bigliardi, assessore all’istruzione, politiche giovanili e pari opportunità di Pieve di Soligo.– La storia ci insegna che ad ogni generazione le donne devono ‘tornare ad inventare la ruota’, ovvero debbano ripartire quasi da zero per trovare figure di riferimento a cui ispirarsi, perché le voci delle donne non trovano risonanza duratura nella trasmissione culturale”.
“Con questa rassegna, – concludono – vogliamo fornire esempi di percorsi di vita, anche con il contributo degli uomini, che meritano di essere raccontati per la loro originalità e per il contributo che danno alla nostra società”.
“Nove donne, eccellenze nel loro campo, hanno aderito all’iniziativa – spiega Adriana Rasera, giornalista, ideatrice e conduttrice di Sorellanza -, condividendo un’idea e soprattutto un auspicio, contenuti nel titolo di questa rassegna, ossia che il vincolo, la complicità, la solidarietà fra donne possano diventare sempre più forti e diffusi. Molte donne, seppur emancipate e progressiste continuano, ad esempio, a rifiutare il termine femminismo, quasi un’etichetta squalificante, mentre si tratta solo di credere nella parità dei diritti”.
La rassegna gode del sostegno dell’Amministrazione comunale di Pieve di Soligo, Pieve Cultura, Latteria Soligo, Hotel Villa Soligo e del patrocinio di Regione Veneto, ReteEventi, Provincia di Treviso, Unascom Confcommercio della provincia di Treviso e delegazione del Veneto dell’associazione nazionale Le Donne del Vino.