Avevano chiamato a raccolta tutti i consiglieri comunali, fatto passare Mestre (che comunque ha i suoi problemi) come una succursale di Molenbeek, il quartiere di Bruxelles dove si nascondono i jihadisti e al loro appello hanno risposto solo in 60. Hanno sfilato per via Piave urlando al megafono «Riprendiamoci Mestre». La manifestazione del comitato Sos Mestre ieri pomeriggio non ha coinvolto quasi nessuno, nonostante il problema sicurezza in città sia molto sentito, se non i loro stessi appartenenti. A scortare il corteo un nutrito schieramento di uomini della polizia guidati dal vicequestore Eugenio Vomiero, ma anche vigili e carabinieri. Punto d’incontro i giardinetti di via Piave, dove si sono raccolti i manifestanti. In apertura del corteo Enrico Maria Pavan, Nadia Biasutti, Gabriella e la madre Teresa, 83 anni, sotto braccio. «Io ho poco da restare qui ma i giovani – dice – loro sì hanno bisogno di una città migliore. Sono venuta per solidarietà». Chi si lamenta di più è la portavoce «Oggi siamo meno del previsto, ma la nostra pagina ha 18.500 “like”. La situazione peggiora di giorno in giorno, vogliamo che Brugnaro ci aiuti, che l’assessore alla sicurezza ci ascolti. Dov’è D’Este? Sono passati sei mesi, sappiamo che il sindaco non c’entra, ma il degrado è peggiorato. Vanno bene i militari in piazza, ma sono queste le zone dove serve aiuto: via Piave, via Trento, via Carducci, via Querini, per non parlare di via Cappuccina, via Aleardi, Marghera, non ce una zona che si salvi. Le donne la sera non escono da sole e non denunciano perché non sono tutelate. E gli anziani?». In rappresentanza dell’amministrazione il consigliere della Lista Brugnaro Matteo Senno, che spiega: «Il problema della sicurezza è nazionale, come amministrazione su Mestre stiamo facendo il massimo: abbiamo dato le armi ai vigili, li abbiamo resi disponibili per la popolazione nei weekend, abbiamo affiancato l’esercito, collaboriamo con le associazioni. Ora chiediamo aiuto al Governo centrale, le forze dell’ordine vanno valorizzate e protette, invece non hanno mezzi, abbigliamento e sono frustrate dai criminali». In via Piave a seguire il corteo dal marciapiede c’erano cinesi, indiani, bengalesi. Una volta arrivata in piazza Ferretto la manifestazione si è sciolta.

Gian Nicola Pittalis

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