“Il primo pensiero va alla generosità della piccola Bianca e dei suoi genitori. Il secondo all’efficienza ancora una volta dimostrata dal sistema trapianti del Veneto, pronto a scattare come un orologio svizzero quando c’è da tramutare una tragedia in una prospettiva di vita”.
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si complimenta con i trapiantisti dell’Azienda Ospedaliera di Padova che, con un intervento lampo, hanno trapiantato in una piccola paziente in lista d’attesa il cuore donato da una bimba deceduta a Catania. E stanno per fare la stessa cosa per uno dei suoi reni.
“Non si può che provare orgoglio e gratitudine – aggiunge Zaia – per la generosità dei donatori e per la capacità della nostra macchina trapiantistica di cogliere al volo ogni possibilità. Ciò richiede organizzazione perfetta, grandi capacità cliniche e un enorme impiego di risorse mediche e infermieristiche, che devono scattare all’unisono, e subito”.
“Nel 2021 – dice Zaia – è successo ben 528 volte, con altrettanti trapianti eseguiti, in periodo di piena pandemia. Non serve aggiungere altro”.
I principali organi trapiantati nel 2021 in Veneto sono stati.
Rene (320 trapianti di cui 248 da donatore deceduto e 72 da donatore vivente); Fegato (137 trapianti di cui 135 da donatore deceduto e 2 da vivente); Cuore (45); Pancreas (19); Polmone (25).