Il trattamento dei tumori del retto rappresenta da sempre una grande sfida per i chirurghi, che soprattutto negli ultimi anni hanno cercato di rendere l’intervento progressivamente meno invasivo ma ugualmente efficace sotto il profilo terapeutico e psicologico.

In quest’ottica l’intervento recentemente eseguito presso la Chirurgia Generale 2 (ex IV Chirurgia) dell’Ospedale Ca’ Foncello rappresenta un elemento di assoluta innovazione. L’intervento, eseguito dal prof. Giacomo Zanus e dal dott. Marco Brizzolari, con la partecipazione del dott. Ugo Grossi, ha permesso di asportare un tumore del retto per via transrettale, senza necessità di eseguire alcun “taglio chirurgico” addominale.

Quest’innovativa procedura chirurgica sottolinea il prof. Zanusrappresenta per noi motivo di grande orgoglio. L’intervento denominato TEO (Transanal Endoscopic Operation), variante della TEM (Transanal Endoscopic Microsurgery), viene eseguito solo in un ristretto numero di Ospedali in Italia, in considerazione della complessità della tecnica chirurgica, che richiede un’elevata competenza con le procedure mini-invasive. Riguardo i vantaggi ottenibili con questa metodica, l’aspetto fondamentale risiede nel fatto che è possibile asportare alcuni tumori del retto con un’apposita e sofisticata apparecchiatura chirurgica, passando direttamente dal retto e quindi senza dover ricorrere a incisioni addominali, in maniera assolutamente mini-invasiva e conservativa sul distretto intestinale coinvolto. In altre parole – spiega Zanus – viene asportato in maniera radicale il tumore, mentre l’intestino sano circostante viene completamente preservato. Non bisogna dimenticare, infatti, come la chirurgia tradizionale sul retto, spesso gravata da serie complicanze, non di rado comporti la necessità di eseguire una stomia, con confezionamento di un ano artificiale.  

Questo intervento non può essere eseguito indiscriminatamente in tutti i pazienti affetti da tumore del retto ma deve essere considerato solo in determinate circostanze e in pazienti selezionati, e deve essere eseguito da personale altamente qualificato, nell’ambito di un percorso multidisciplinare.

Concetto chiave è, come sempre, la collaborazione. A tal proposito vogliamo sottolineare il fondamentale lavoro svolto dall’equipe di Anestesia, diretta dal dott. Antonio Farnia, il ruolo della Gastroenterologia diretta dal dott. Stefano Benvenuti, nella condivisione delle indicazioni e nel trattamento dei pazienti affetti da tumori dell’apparato digerente, e la totale disponibilità della Direzione, che ha messo a disposizione la sofisticata strumentazione necessaria per l’esecuzione di questo intervento”.

L’introduzione a Treviso di questa nuova tecnica chirurgica, della quale il dott. Brizzolari ha acquisito grande esperienza, rientra nella vocazione innovativa e formativa della Chirurgia Generale 2, sede staccata presso il Ca’ Foncello dell’Università di Padova.