AMBIENTE, MOBILITÀ E TERRITORIO

 

Treviso è una delle città più inquinate d’Italia. È quindi necessario investire nel sistema del trasporto pubblico e nella mobilità dolce. Questo anche nell’ottica di far diventare Treviso una città davvero turistica. È necessario, nel centro storico come nei quartieri, porre al centro dell’attenzione modalità di spostamento ecosostenibili, fondate principalmente sull’utilizzo del mezzo pubblico, delle biciclette e sulla possibilità di spostarsi piacevolmente e in sicurezza anche a piedi. Nell’ambito di un complessivo ripensamento del piano del traffico riteniamo che sia necessario accantonare i progetti del IV lotto della tangenziale e del Terraglio est, anche perché la Regione, al momento, non dispone delle risorse economiche necessarie e nemmeno ritiene prioritario stanziarne di apposite.

 

Messa in sicurezza delle strade

È urgente la messa in sicurezza delle arterie, soprattutto fuori dal centro, più pericolose (Via San Pelajo, Via Zanella, ecc.), attraverso sistemi di rallentamento degli autoveicoli (in particolare con tratti stradali rialzati ad alta visibilità) e di protezione delle piazzole di sosta degli autobus.

 

Ripensamento generale del trasporto pubblico

  • Le linee degli autobus sono vecchie e non rispondono più alle esigenze dei cittadini (e dei turisti) di oggi: è indispensabile un ripensamento dei collegamenti, in particolar modo con periferia, stazione, ospedale, aeroporto. Bisogna coprire tutte le fasce orarie, anche serali, e non ci possono essere sospensioni del servizio nei giorni festivi. È necessario migliorare il servizio in orario scolastico per evitare il sovraffollamento dei mezzi.
  • Nuova autostazione del trasporto pubblico fuori dal centro. Una proposta potrebbe essere l’area del mercato ortofrutticolo: ciò consentirebbe anche di creare un punto di interscambio diverso dal centro città e offrirebbe l’occasione per la realizzazione e il miglioramento di collegamenti bus fra quartieri non centrali di Treviso.
  • Ove possibile istituzione progressiva di corsie preferenziali riservate a mezzi pubblici in determinate fasce orarie. Tale soluzione, applicata al PUT, renderà conveniente in termini di tempo ed economici la scelta del mezzo pubblico in alternativa a quella del mezzo privato.
  • Istituzione di una linea circolare di autobus sul PUT, che svolga la funzione di navetta anche al servizio di chi lascia l’auto nei parcheggi esterni alle mura.
  • Aprire un tavolo con MOM per rivedere le tariffe degli abbonamenti (anche per i non residenti) al fine di ampliare il numero di abbonati e individuando tariffe agevolate per famiglie, anziani e studenti.
  • Estensione della possibilità di viaggiare gratuitamente sugli autobus navetta per chi lascia l’auto nei parcheggi scambiatori.

 

Centro pedonale: ma prima i servizi!

Il nostro obiettivo è rendere il centro storico davvero pedonale mediante un percorso condiviso e partecipato che coinvolga esercenti, residenti, utenti. È necessario partire dal pieno sfruttamento dei parcheggi scambiatori fuori mura già oggi esistenti ma assai poco sfruttati (Dal Negro, Miani) attraverso servizi navetta e bike sharing, realizzando nelle immediate vicinanze di tali parcheggi aree dedicate al passeggio e all’artigianato, che invoglino cittadini e turisti a lasciare l’auto fuori mura. Tali parcheggi scambiatori esterni dovranno essere facilmente individuabili e raggiungibili attraverso idonea segnaletica e dovranno essere dotati di servizi per i disabili.

Altre aree ove sarebbe possibile realizzare nuovi parcheggi scambiatori multilivello (non interrati) sono quelle delle caserme Cadorin e del Foro Boario.

In un centro davvero pedonale è indispensabile introdurre eslusivamente bus di piccola taglia (a metano o elettrici), collegati ai parcheggi scambiatori e alla nuova autostazione esterna. Ciò anche per evitare il degrado della pavimentazione in porfido tipica del nostro centro storico, con notevole risparmio di denaro.

 

Parcheggi

Stop al parcheggio interrato “ex pattinodromo” e in generale a tutti i parcheggi interrati del centro storico. Se non si vuole pagare la penale si dia in cambio la realizzazione del parcheggio del nuovo ospedale, costruendo un piano sopra il parcheggio esistente senza cementificare altro verde.

Incentivare i residenti all’uso dei parcheggi scambiatori con abbonamenti a prezzi ridotti validi anche per i mezzi pubblici.

Sui parcheggi di nuova realizzazione prevedere una percentuale minima di postazioni di ricarica per veicoli elettrici e intercettare finanziamenti pubblici per realizzare altre stazioni di ricarica in tutto il territorio comunale, non solo in centro.

 

Mobilità lenta e condivisione dei mezzi

Implementazione della rete di piste ciclabili, privilegiando i collegamenti fra quelle già esistenti ed evitando soluzioni ibride (come quella attualmente in progetto a Santa Bona).

Treviso deve diventare capofila di un nuovo progetto di bike sharing, sul modello delle più avanzate città europee, che preveda la possibilità di prendere e lasciare la bicicletta in qualunque punto della città e dell’hinterland. Realizzazione in aree strategiche di parcheggi ad accesso controllato dedicati alle biciclette private.

In considerazione delle ridotte dimensioni di Treviso, per ottenere un efficiente servizio di car sharing è opportuno coinvolgere anche gli altri capoluoghi del Veneto per far partire un servizio di collegamento che consenta di lasciare il mezzo in una città diversa rispetto a quella di partenza.

 

Pedibus

Proponiamo il rafforzamento del servizio di pedibus, per ridurre gli spostamenti di automobili private e offrire un miglior servizio ai genitori.

 

Aeroporto

Chiediamo il rispetto della legalità:

  • Rispetto del numero di movimenti annui previsto, ovvero 16300.
  • Aggiornamento della zonizzazione acustica aeroportuale (definita “vetusta” dalla commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente già nel 2005).
  • In un territorio fortemente antropizzato, nel quale sono presenti 13 istituti scolastici, luoghi di aggregazione e di culto, è necessaria l’immediata attivazione di protocolli di sorveglianza sanitaria atti a identificare con precisione la popolazione esposta. Appello al principio di precauzione, come sottolinea una sentenza del Consiglio di Stato (sentenza 4227/2013).
  • Contrasto all’inquinamento dell’aria e acustico, in particolar modo sulla SR 515 Noalese: già nel 2002 il traffico veicolare era il doppio del limite previsto. Oggi ci sono intere zone i cui abitanti sono costretti a vivere murati in casa per il rumore assordante, per l’aria irrespirabile dovuta al traffico insostenibile e per i “parcheggi selvaggi” praticati nelle zone adiacenti al terminal. Le nuove aree commerciali ex Marazzato ed ex Pagnossin andranno certamente ad aggravare la viabilità e l’impatto ambientale sulla zona.

 

Cemento saldo zero

  • Puntiamo a incentivare i crediti edilizi: per ogni nuova costruzione servirà una demolizione di pari superficie. In questo modo le aree degradate riacquisterebbero valore e sarebbe possibile ottenere una rigenerazione urbana.
  • Stop ai grandi centri commerciali! Il vero centro commerciale di Treviso deve essere il suo centro storico. Diciamo basta ai nuovi centri commerciali in periferia (e agli ampliamenti degli stessi), che porterebbero nuove auto e, di conseguenza, nuovo cemento e nuovo inquinamento dell’aria. Inoltre i centri commerciali uccidono le piccole e medie attività commerciali già esistenti sia in centro che in periferia.

 

Fognature

Gran parte della città non è coperta dalle fognature. In molti casi queste ci sono, ma non sono collegate fra loro! Verrà proposto un piano pluriennale, di lunga durata (in considerazione della spesa), di realizzazione e completamento della rete esistente, a partire dai quartieri non centrali, in considerazione del fatto che proprio fuori dal centro vi è la maggior parte di trevigiani che non gode del servizio fognario. Un’idea che valuteremo è relativa alla possibilità di proporre ad ATS – che ha competenza sulle fognature – di avviare i lavori e di accendere un mutuo/finanziamento che sarà garantito dal Comune di Treviso con beni di sua proprietà.

 

Censimento dei pozzi

Molti pozzi in città sono a getto continuo, con spreco d’acqua. Si propone un censimento per poter valutare ulteriori interventi. In tal senso il MoVimento 5 Stelle si è già attivato con una mozione votata all’unanimità in Consiglio regionale.

 

Fossati

Prevediamo vantaggi fiscali per i cittadini che si prendano cura dei fossati antistanti la propria abitazione, fornendo in tal modo un servizio alla città e a sé stessi.

Come amministrazione ci impegneremo a non utilizzare sul verde pubblico erbicidi e altri pesticidi di sintesi; promuoveremo inoltre questa pratica presso i privati organizzando appositi incontri informativi.

 

Un neonato un albero

Proponiamo la piantumazione nuovi alberi per nuovi nati o adottati nel Comune

 

Convenzione europea sul paesaggio

Il programma del M5S in ambito urbanistico riflette i principi fondanti della Convenzione europea sul paesaggio – della quale l’Italia è paese firmatario –, quali il desiderio di pervenire ad uno sviluppo sostenibile fondato sul rapporto equilibrato fra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente. Elemento chiave della Convenzione è la sua applicabilità a tutte le parti componenti un territorio; concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali (centro storico, parco fluviale, ecc.) sia i paesaggi della vita quotidiana (quartieri) sia i paesaggi degradati (aree industriali e artigianali semi abbandonate, caserme chiuse, ecc.). Per perseguire tale obiettivo verrà istituito un osservatorio sul paesaggio

 

Abolizione dell’Ente Parco Sile

In collaborazione con i nostri consiglieri regionali puntiamo alla chiusura di un ente che negli ultimi trent’anni non ha soddisfatto le esigenze per le quali era stato creato, ma è diventato spesso un parcheggio per politici. Proponiamo al posto dell’ente un contratto di fiume serio ed efficace guidato da persone altamente qualificate.

 

Randagismo felino e abbandono dei cuccioli di gatto

  • Realizzazione di un gattile pubblico inteso come luogo di transito finalizzato all’adozione.
  • Il Comune si occupa di garantire le prestazioni sanitarie di base e di primo soccorso sui cuccioli di gatto raccolti nel territorio comunale, in quanto di proprietà del sindaco come previsto dalla normativa vigente.
  • Prevenzione del randagismo promuovendo e incentivando il censimento delle colonie feline e attivando campagne di sterilizzazione a prezzi agevolati a favore dei proprietari di gatti.
  • Esposizione di cartellonistica sulla tutela delle colonie feline e sul divieto di abbandono dei gatti.

 

Modifica del regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali

  • Ampliare la superficie minima delle recinzioni destinate ai cani ad almeno 20 mq, come indicato dalle maggiori associazioni protezionistiche nazionali, al fine di disincentivare la detenzione dei cani all’interno di box e recinti.
  • Ampliare le misure minime di stabulazione di uccelli, conigli e piccoli roditori, rettili e degli acquari per i pesci.
  • Vietare il dono di animali, d’affezione e non, come premio ricompensa od omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche.
  • Disciplinare la macellazione casalinga dei conigli e degli altri animali da cortile.
  • Limitazione della possibilità di riproduzione e cessione di animali in ambito amatoriale.

 

Realizzazione di un ufficio diritti animali gestito da volontari a costo zero

  • Attuare i programmi di intervento a tutela degli animali previsti dal presente programma.
  • Informare la cittadinanza sulla corretta detenzione degli animali.
  • Promuovere e coordinare le attività dirette all’adeguamento della normativa vigente.
  • Garantire e potenziare l’intervento delle autorità anche in materia di illeciti contro gli animali.

 

Circhi

Scoraggiare l’attendamento dei circhi con animali emanando ordinanze restrittive.

 

Tutela e rispetto dei diritti degli animali

Attuazione di progetti didattici nelle scuole per sensibilizzare i più giovani relativamente al tema del rispetto dei diritti degli animali.

 

Specie animali invasive e nocive

Interventi ecologici finalizzati al contenimento delle specie aliene invasive (trachemis) e delle cosiddette “specie nocive” (nutrie).

 

Garantire e promuovere la biodiversità

  • Ordinanza di divieto di distruzione, rimozione o danneggiamento dei nidi di rondine, balestruccio e rondone.
  • Protezione dei siti di riproduzione degli anfibi tutelando la metamorfosi e agevolando la migrazione con la costruzione di tunnel sotterranei.
  • Utilizzo di diserbanti ecologici per strade e marciapiedi.
  • Ordinanze di divieto di caccia in determinati territori comunali (case, edifici e strade).
  • La presenza dei colombi in città è spesso causa di contestazioni. È necessario intervenire sugli edifici pubblici e privati per chiudere i siti di nidificazione e introdurre dissuasori di appoggio incruenti sulle mensole.

SOCIALE E SICUREZZA

 

Reti solidali e sociali

Il numero degli anziani in città è in aumento: servono maggiori risorse per il sostegno a questa categoria sociale e, soprattutto, il potenziamento delle reti solidali per un sostegno non soltanto economico a chi si trova in difficoltà. I fatti degli ultimi tempi ci dicono che non solo gli anziani hanno bisogno di un sostegno prima di tutto umano, ma anche tante altre categorie sociali: truffati dalle banche, persone che perdono il lavoro, persone senza famiglia, ecc. Pensiamo quindi a punti di ascolto e a sportelli anticrisi.

 

Dal controllo di vicinato all’aiuto di vicinato

Promozione dello scambio di servizi in base alle competenze fra residenti dello stesso quartiere: supporto agli anziani soli (spesa, accompagnamento dal medico, piccole commissioni), anziani a supporto delle famiglie con figli per il controllo dei minori, ripetizioni scolastiche da parte di insegnanti in pensione.

 

Asili

  • Asili intergenerazionali. Sul modello di analoghe esperienze realizzate in altre città, verranno promosse realtà di educazione intergenerazionale: coabitazione in una stessa struttura di un asilo nido e di un centro anziani, che rimarrebbero luoghi separati, tuttavia con aree comuni in modo da favorire e valorizzare i rapporti fra anziani e piccolissimi.
  • Ci attiveremo per il reperimento di risorse da destinare ad asili “tradizionali”.
  • Prevedere l’apertura straordinaria di un asilo cittadino a turno, il venerdì sera, per dare una libera uscita ai genitori senza nonni e baby sitter.

 

Alloggi popolari

Politica di recupero degli alloggi già esistenti laddove possibile, altrimenti si cercherà di reperire risorse anche tramite la vendita degli appartamenti esistenti e il reinvestimento di quanto incassato in nuova edilizia pubblica.

Incentivare l’ammodernamento degli impianti per il risparmio energetico tramite ESCo.

 

Ristrutturazione sociale

Assegnazione delle proprietà del Comune non utilizzate in concessione ai portatori di progetti, al fine di creare luoghi di aggregazione; modello virtuoso può essere quello della Scuola di Titù di Santa Maria del Rovere.

 

Mense e dormitori pubblici

Potenziamento del servizio di mensa pubblica, con l’obiettivo che sia aperta tutti i giorni, e degli alloggi per persone in difficoltà, che debbono essere disponibili tutto l’anno. Ciò sia per una questione di civiltà, ma pure di decoro della città, al fine di evitare situazioni di degrado come bivacchi di fortuna in alcune aree di Treviso.

 

Casa degli invisibili

Centro diurno per senza tetto da destinare ad attività ricreative e ludiche mirate a favorire l’aggregazione sociale anche tramite sport e terapia di gruppo.

Valorizzazione di piazze e giardini

Piazze e giardini (della periferia ma pure del centro) devono tornare ad essere vissuti dai cittadini: almeno per i mesi caldi verrà stilato un calendario fitto di eventi, con il coinvolgimento delle associazioni cittadine, in particolar modo quelle legate al mondo dei bambini, dei ragazzi e degli anziani, in modo che piazze e giardini possano diventare spazi pubblici vivi e che in questi stessi luoghi non trovino più spazio persone moleste.

Interventi di manutenzione o realizzazione di infrastrutture ove necessario (panchine, tavolini, giochi per bambini, facilitazioni per diversamente abili).

Un altro modo per ravvivare queste aree potrebbe essere la relizzazione di una pista per bici bmx, uno skate-park, un pattinodromo all’aperto.

 

Orti urbani

Aumento delle superfici da destinare ad orti urbani e destinazione della produzione eccedente alle scuole e alle mense dei poveri.

 

Iniziative contro lo spreco del cibo a favore dei bisognosi

Promozione di politiche contro lo spreco del cibo fresco che a fine giornata spesso alcune attività commerciali e alimentari gettano pur essendo ancora commestibile.

 

Iniziative educative per bambini e ragazzi

Per contrastare il fenomeno del bullismo fra i giovani proponiamo specifiche iniziative educative, in collaborazione con gli istituti scolastici cittadini, rivolte ad alunni e genitori.

 

Baratto amministrativo

I cittadini che non riescono a pagare i tributi locali potranno saldare in parte o in toto il debito dedicando alcune ore del proprio tempo al Comune.

 

Conciliazione tempi-lavoro per le famiglie

Prevediamo misure per il sostegno delle responsabilità familiari, per favorire l’armonizzazione del tempo di lavoro e di cura familiare, mirate in particolar modo a genitori single o separati con figli e a famiglie che, oltre ai figli, devono seguire situazioni problematiche di genitori anziani o di familiari diversamente abili.

 

Albo delle badanti

Creazione di un registro delle badanti per dare maggiori garanzie agli anziani che hanno bisogno di assistenza e offrire una maggiore possibilità di incontro fra domanda e offerta.

 

Rapporto con l’Ussl

Collaborazione costante con l’Ussl al fine di intervenire prontamente su criticità croniche o improvvise quali assistenza ai malati, ai diversamente abili, assenza di medico di base in specifici quartieri, ecc.

 

Lotta alle dipendenze

Politiche di contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo, droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi soprattutto di natura preventiva ed educativa.

 

Treviso a misura di donna

Mantenimento e potenziamento dello Spazio donna, servizio che si è rivelato assai utile per il sostegno alle donne. Creazione in tutti gli edifici pubblici di proprietà del Comune di uno spazio riservato all’allattamento e al cambio dei neonati; agevolazioni fiscali per gli esercizi commerciali che faranno altrettanto.

 

Profughi

Quello dei profughi è un problema che va gestito in modi diversificati:

  • Coinvolgimento in progetti socialmente utili e di formazione (vedi esempio della Scuola di Titù a Treviso).
  • Progetto pilota di accoglienza diffusa e di recupero di alloggi popolari fatiscenti: il Comune investirà una somma per ristrutturare qualche appartamento oggi non agibile recuperando le risorse necessarie dalle quote destinate all’accoglienza dei richiedenti ospitati.

 

Sicurezza attiva

  • Promozione di corsi di autodifesa per l’aggiornamento costante della polizia locale aperti anche ai cittadini e in particolare alle donne, coinvolgendo le associzioni sportive locali.
  • Potenziamento della videosorveglianza in accordo con la Prefettura e i Comuni limitrofi.
  • Incrementare la dotazione organica della Polizia locale e il coordinamento con le altre forze di polizia al fine di aumentare il presidio su tutto il territorio comunale, in particolare nelle ore notturne.
  • Dotare di biciclette elettriche la Polizia locale.
  • Stipulare convenzioni con i Comuni confinanti al fine di garantire un maggior controllo dei quartieri di periferia.
  • Piazze e giardini come quelli di Sant’Andrea devono tornare ad essere vissuti dai cittadini: in tal modo si allonteranno le persone moleste che attualmente occupano i parchi.

 

Associazione delle associazioni

Creazione di una “associazione delle associazioni” che metta in contatto le tantissime realtà cittadine – spesso costituite da poche persone e all’oscuro delle inziative promosse dalle altre – che consenta di convogliare le loro energie verso obiettivi comuni.

TURISMO, CULTURA, COMMERCIO

 

Un’identità per Treviso

La nostra città deve essere universalmente riconosciuta per un simbolo che sia indissolubilmente legato ad essa. Le possibilità sono molte, ma due in modo particolare ci sembrano vincenti: l’acqua e il medioevo. Attorno a questo marchio o brand vorremmo organizzare ogni anno, nello stesso periodo, un grande festival di più giorni, che si rivolga a diverse fasce di pubblico e che riesca a creare un beneficio per diverse categorie cittadine: commercianti, albergatori, ristoratori. Nel corso del resto dell’anno sarà possibile organizzare altri eventi di portata minore ma comunque legati al marchio individuato.

  • Acqua. Treviso è città d’acqua e un festival ad essa dedicato potrebbe avere diverse prospettive: le risorgive, acqua come fonte energetica, acqua come diritto dell’uomo, acqua in chiave sportiva e ludica, acqua legata alle colture e itticolture tipiche della nostra zona. Treviso potrebbe diventare universalmente nota come la città del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa.
  • Medioevo. Il legame fra Treviso e il medioevo è innegabile: in particolar modo sarebbe interessante pensare a un festival del medioevo a partire da due simboli esclusivamente trevigiani, ovvero Pietro Alighieri e Francesca Petrarca, figli rispettivamente di Dante e Francesco Petrarca, le cui sepolture si trovano nella chiesa di San Francesco. Il festival cui pensiamo è indirizzato a diversificate fasce di pubblico e prevede il coinvolgimento delle associazioni, dei sodalizi culturali e delle Università cittadine: il fantastico legato al medioevo per i bambini, convegni di livello accademico, concerti, conferenze di taglio divulgativo, cene in costume e a tema lungo le vie del centro storico, ecc. Le location per ospitare tali appuntamenti non mancano e sarebbero assai suggestivi: piazze, chiostri, chiese, palazzi storici, musei, ecc. Il modello sarebbe quello del festival letterario di Mantova, noto a livello internazionale, che porta in città un grandissimo numero di persone, con enormi vantaggi per tutto l’indotto.

 

Il centro come centro commerciale

Il vero centro commerciale di Treviso deve essere il suo centro storico. Diciamo basta ai nuovi centri commerciali in periferia (e agli ampliamenti degli stessi) che cannibalizzano le piccole e medie attività commerciali già esistenti sia in centro che in periferia.

 

App di promozione turistico-commerciale

Dopo i tentativi poco efficaci di Urbecom e simili dobbiamo investire in promozione per rendere maggiormente fruibili queste applicazioni anche attraverso la rete wi-fi gratuita e campagne pubblicitarie mirate.

 

Area artigianale

Installazione di chioschi dedicati all’artigianato lungo il Sile nella zona di ponte Dante: ciò allo scopo di incentivare cittadini e turisti a lasciare l’auto nel limitrofo park Dal Negro. Dopo un primo periodo di sperimentazione e di concertazione con i portatori di interessi dell’area, si punta alla progressiva pedonalizzazione.

 

No saracinesche abbassate in centro

Per restitutire vitalità al centro è necessario fare in modo che i tanti locali sfitti a causa degli esosi affitti tornino ad ospitare attività commerciali. A tal fine attueremo misure fiscali svantaggiose per disincentivare il fenomeno dei locali vuoti.

 

Eventi

Ben vengano i grandi eventi, purché rappresentino un espediente per far conoscere la città e fare in modo che chi viene in città abbia una ragione per tornarci. È fondamentale pensare a formule che portino le persone a visitare ciò che a Treviso c’è sempre. Le grandi mostre di Goldin dell’anno scorso hanno portato moltissime persone in città, che però pochissimo hanno conosciuto di Treviso, come dimostra la variazione nulla nella vendita dei biglietti del Bailo.

Tutti gli eventi devono essere calendarizzati con ampio anticipo (almeno semestrale) e comunicati alle attività economiche. Pensiamo a eventi enogastronomici, ricreativi e musicali di qualità in armonia con le esigenze dei residenti e dei commercianti.

Il Comune deve farsi parte attiva per promuovere gli eventi musicali come Home Festival, Suoni di Marca, ecc., mettendo a disposizione lo stadio. Eventuali introiti saranno investiti per la manutenzione dello stadio stesso.

 

Rete turistico/culturale

Si propone di collegare l’offerta turistico/culturale del Comune con quella della Chiesa (ad oggi, peraltro, quasi assente o pochissimo sfruttata): bisogna creare percorsi turistici cittadini che coinvolgano musei, biblioteche, palazzi storici, archivi, sia comunali sia ecclesiastici, in modo da potenziare l’offerta e valorizzare luoghi ad oggi, di fatto, sconosciuti ai più ed esclusi dai percorsi turistici.

 

Percorsi tematici in centro città

Sempre in tema di percorsi turistici è necessario creare percorsi tematici, che riguardano soprattutto ma non esclusivamente il centro storico, con una cartellonistica esplicativa e che guidi davvero il turista (anche attraverso l’uso di appositi colori e pittogrammi).

 

Sfruttamento ludico del Sile

Si propone di attivare nel tratto del Sile compreso fra ponte San Martino e l’Università un servizio di noleggio di piccole imbarcazioni – coinvolgendo anche le associazioni dei canottieri già operative sul fiume – che, per il loro minimo ingombro, non avrebbero problemi a passare sotto ai ponti. Questa rappresenterebbe un’offerta al turista o anche alla famiglia che si trova a passeggiare per la città, che trova modelli di successo in altre città europee. Uno degli obiettivi potrebbe essere una manifestazione annuale dedicata alla voga veneta.

 

Mura di Treviso

Urge un restauro delle mura e il reperimento delle risorse adeguate. In particolar modo serve un intervento sul bastione del castello, simile a una discarica sotterranea di idrocarburi eredità della Camuzzi. Faremo pressione sulla proprietà affinché proceda alla bonifica con scavo archeologico e, qualora non potesse, punteremo a un esproprio dell’area.

Vieteremo qualunque tipo di nuova costruzione o ampliamento edilizio sulle mura.

 

Wi-fi pubblico

Implementazione della copertura della rete wi-fi pubblica e gratuita al fine di fornire un servizio ormai irrinunciabile sia per i cittadini sia per i turisti. Una città che vogliamo diventi davvero turistica deve dotarsi di una rete efficiente che consentirà a chi viene a Treviso di avere in tempo reale informazioni su luoghi da visitare, negozi, ristoranti, eventi.

 

Comunicazione turistica

Il Comune di Treviso, di fatto, non investe in comunicazione, e questo spiega i numeri assolutamente deficitari di visitatori dei musei cittadini: se non si fa sapere che questi ultimi esistono, nessuno andrà a visitarli! Bisogna potenziare la comunicazione sia all’interno del Comune che all’esterno.

 

Università

  • L’Università non deve essere trasferita in altri quartieri della città: deve rimanere dove si trova oggi. Cercheremo di rafforzare la rete di relazioni delle sedi trevigiane delle Università di Padova e Venezia con il territorio, la cittadinanza e i portatori di interesse allo scopo di contribuire ad alimentare un sistema di connessioni virtuose per creare situazioni vantaggiose tanto per il Comune che per le Università.
  • Siamo apertissimi ad interventi mirati, che possano valorizzare la città e dare benefici alle Università, ad esempio collaborazione alla realizzazione di progetti per la partecipazione a bandi europei che possano coinvolgere città e Università.
  • Organizzazione di settimane residenziali/summer school dedicate a iscritti a lauree specialistiche, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, con numero chiuso, sul modello di altre esperienze a livello internazionale, attorno a temi come Dante e Petrarca (anche in collegamento del sopra descritto festival legato al medioevo): ciò aprirebbe la strada a nuove collaborazioni degli atenei di Padova e Venezia con altri istituti universitari e di ricerca che potrebbero essere coinvolti nel progetto. Collaborazione tra Universtà, Comune, centri studi locali (per esempio l’Ateneo di Treviso) e internazionali assicurerebbero una formazione altamente qualificata e la possibilità di ottenere crediti formativi a studenti di diversa provenienza. Per i docenti sarebbe un momento prezioso di scambio di esperienze.
  • Vantaggi fiscali per chi dia in affitto appartamenti a studenti universitari: ciò andrebbe incontro alle esigenze degli iscritti all’Università, ma pure alla necessità di risolvere il problema dei tanti appartamenti sfitti a Treviso. Tale iniziativa potrebbe inoltre riportare residenza giovane in quartieri nei quali l’età media è assai alta.

 

Urban center

Una simile struttura è assente in città e fungerebbe da luogo aggregativo, spazio espositivo, spazio per concerti e conferenze. La proposta è di rivalutare un vecchio progetto per il recupero dell’ala dell’ex GIL oggi chiusa, di proprietà comunale ma non ancora ristrutturata.

Un’altra area ove sviluppare l’idea dello urban center potrebbe essere quella universitaria, utilizzando parte del distretto militare oggi non utilizzata.

 

Teatro comunale

Ripensamento della gestione del teatro, che dovrebbe diventare centro propulsore di cultura. Anche in considerazione della disastrosa situazione economica di Fondazione Cassamarca è necessario individuare nuove forme di gestione, con il coinvolgimento certo dei privati, ma in modo più equilibrato rispetto a quanto è stato fatto negli ultimi decenni.

Previsione di giornate di accesso al teatro a prezzi popolari per favorire la partecipazione e la promozione della cultura.

AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E PARTECIPATA

 

Ufficio bandi europei

Si valuterà il ripensamento dell’organizzazione degli uffici comunali. In particolar modo sembra indispensabile la presenza di almeno un funzionario che si dedichi alla ricerca, studio e realizzazione di bandi e progetti europei, che al giorno d’oggi rappresentano una delle pochissime fonti di finanziamento per avviare iniziative o lavori pubblici.

 

Nuovo statuto per la partecipazione e la trasparenza

  • Question time prima di ogni consiglio: 30 minuti dedicati a domande aperte del pubblico e associazioni, in ordine di presentazione.
  • Il comune di Treviso deve incoraggiare la partecipazione e concorrere alla realizzazione di una buona amministrazione aperta e responsabile, al servizio di tutti i cittadini che attua concretamente i principi di lealtà, integrità, imparzialità, buon andamento e semplificazione.
  • Il Decreto legislativo n. 267, del 18 agosto 2000 dispone che nello statuto degli enti locali debbano essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati. Per questo vogliamo modificare lo Statuto e introdurre Regolamenti attuativi per realizzare i referendum propositivi senza quorum ed il bilancio partecipativo.
  • Il Bilancio Partecipativo è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città con l’attribuzione diretta ed effettiva di decisioni sugli obiettivi e sulla distribuzione degli investimenti pubblici, al bilancio dell’Ente locale e alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio.

 

Riduzione delle consulenze esterne

Riduzione delle consulenze esterne impiegando personale interno al Comune ed investimento sulla formazione del personale stesso per offrire maggiori e migliori servizi ai cittadini e alle imprese.

 

Semplificazione amministrativa

Intendiamo rendere operativa la proposta di tracciare via web le pratiche di qualsiasi tipo da parte dei cittadini. Il Comune deve semplificare i procedimenti amministrativo-burocratici per i cittadini e puntare a ridurre il termine dei 60 giorni previsto dalla legge per la loro conclusione; per offrire un servizio più completo, prevediamo di estendere i parametri di misurazione degli obiettivi annuali di performance comprendendo la valutazione dei cittadini.

Intendiamo organizzare, in collaborazione con altri Enti, Associazioni, Imprese occasioni di confronto e reciproca formazione tra tecnici della Pubblica Amministrazione e professionisti, tecnici, consulenti, associazioni di categoria, ordini professionali, ecc.

 

Sindaco e assessori per i cittadini

Obbligo per sindaco e assessori di prevedere un certo numero di ore alla settimana per rispondere telefonicamente alle domande poste loro.

 

Votazioni online dei cittadini sulle delibere comunali

Il Comune attuerà i principi di partecipazione attiva alla vita cittadina e di esercizio dei diritti politici, civili e sociali secondo i fondamenti di eguaglianza e di libertà con l’avvio sperimentale di un portale per il voto on-line del cittadino: ogni cittadino residente a Treviso si potrà registrare mediante un documento d’identità.

Inoltre, attraverso il portale web ogni cittadino, ma anche professionisti, tecnici, ecc., avrà la possibilità di leggere, commentare e proporre modifiche alle deliberazioni comunali che verranno pubblicate sul sito del Comune in fase di “revisione pubblica” prima della loro adozione definitiva.

Per i cittadini privi di accesso alla rete intendiamo promuovere dei corsi gratuiti per l’alfabetizzazione informatica attraverso la collaborazione con gli istituti scolastici, la biblioteca, ecc. dotati di strutture e materiale informatico adeguati.

QUARTIERI

 

Pari dignità a tutti i quartieri

I quartieri periferici sono stati quasi completamente dimenticati dalla Giunta uscente: non sono sufficienti le asfaltature degli ultimi giorni pre-elettorali! Strade come quelle di Canizzano e San Pelajo oppure via Zanella sono state teatro di diversi incidenti e urge, lì come altrove in città, una seria messa in sicurezza. Serve poi una costante piccola manutenzione dei quartieri: prevediamo sgravi fiscali, per esempio, per chi si prende cura dei fossi antistanti la propria abitazione.

 

Santa Maria del Rovere

  • Valorizzazione luoghi di interesse storico-artistico.
  • Interventi a tutela della sicurezza e dell’integrazione sociale.
  • Potenziare il sistema di pulizia del quartiere.
  • Interventi sul sistema ciclopedonale.

 

San Liberale

  • Interventi a tutela della sicurezza stradale.
  • Promozione e valorizzazione delle attività del Teatro delle voci.
  • Promozione di iniziative di aggregazione di piazza soprattutto nelle serate estive.
  • Questione scuole medie Coletti – Iniziative per evitarne la chiusura.
  • Installazion di bagni pubblici nel parcheggio di via Cisolle.
  • Migliorare illuminazione e cartellonistica di via Puglie.
  • Interventi a favore dell’integrazione sociale.
  • Incremento dell’attività di vigilanza da parte degli organi competenti.
  • Interventi di manutenzione sui marciapiedi.

 

Sant’ Antonino

  • Intervenire sulle criticità della viabilità su via Pasteur e sull’incrocio tra via Pasteur e via Sant’Antonino.
  • Presidio questione “Terraglio Est” e relative ricadute sulla viabilità del quartiere.
  • Trattamento antizanzare e deratizzazione lungo Sile.
  • Riqualificazione ex caserma dei pompieri.

 

San Paolo

  • Il Comune farà quanto in suo potere per cercare di ripristinare l’ambulatorio medico del quartiere.
  • Interventi a sostegno del commercio di vicinato.
  • Istituire bandi per l’insediamento nelle case Ater di famiglie con progetti di genitorialità.
  • Monitoraggio sulla correttezza delle assegnazioni delle case Ater.
  • Interventi di riqualificazione energetica dell’edilizia popolare.
  • Progetto che unisca le tre principali aree aggregative del quartiere in un unico spazio di vita e di cultura. Stiamo parlando di: 1) l’area con i negozi antistante a viale Francia; 2) l’area sportiva dietro la chiesa; 3) l’area dedicata agli orti.
  • Valutare la possibilità di interrare la linea elettrica che passa sopra al campo da calcio.

San Zeno

  • Interventi di messa in sicurezza ciclopedonale.
  • Interventi di manutenzione e messa in sicurezza parco giochi di via Fosse Ardeatine.
  • Incrementare l’attività di vigilanza nella zona retrostante la stazione in particolare in corrispondenza del sottopassaggio.
  • Interventi in favore dell’integrazione sociale.

 

Santa Bona

  • Interventi di promozione dell’integrazione sociale.
  • Incremento dell’attività di vigilanza.
  • Interventi di messa in sicurezza ciclopedonale.

 

Monigo

  • Promuovere occasioni d’incontro per gli anziani; di punti di interesse e aggregazione per ragazzi e di momenti di integrazione sociale tra stranieri e residenti.
  • Valutazione della possibilità di realizzare una scuola materna.
  • Interventi di manutenzione di quartiere per la sicurezza ciclopedonale.
  • Organizzazione “controllo di vicinato”.

 

San Pelajo

  • Interventi di promozione della sicurezza stradale di via San Pelajo.
  • Promozione dei luoghi culturali e naturali: le risorgive del Botteniga e del Pegorile, le aree boschive, il Monastero della visitazione, Chiesetta di San Gervasio e Protasio e la Chiesa parrocchiale, Villa Maria.

 

San Giuseppe

  • Far rispettare la normativa sulla sicurezza e le disposizioni di limitazione dei “movimenti” aerei annui dell’aeroporto Canova.
  • Migliorare la sicurezza ciclopedonale all’incrocio tra via Marini e via A. da Corona, che impedisca le attuali pericolose invasioni di corsia.
  • Effettuare un’analisi di riduzione del traffico; una soluzione potrebbe essere quella di spostare il mercato ortofrutticolo nell’area della dogana.

 

Fiera

  • Rigenerare il Prato di Fiera riportandolo alla sua antica funzione di prato e mettere fine all’attuale situazione di parcheggio selvaggio.
  • Destinare l’area ex Enel di Fiera a parco e polmone verde di collegamento con la Restera, non alla costruzione di un parcheggio multipiano per l’ospedale perché questo attirerebbe traffico automobilistico supplementare da tutta Treviso.
  • Attività di promozione dell’integrazione sociale.
  • Attività di manutenzione di quartiere e messa in sicurezza ciclopedonale del sottopassaggio vicino a Porta Carlo Alberto.

 

Selvana

  • Messa in sicurezza ciclopedonale di via Zanella.
  • Manutenzione dei fossi.

 

Chiesa Votiva Ospedale

  • Manutenzione del verde in particolare lungo la scarpata della linea ferroviaria.
  • Messa in sicurezza ciclopedonale del sottopasso di via Venier.
  • Interventi su viabilità e parcheggi in funzione della nuova “cittadella della salute” in armonia con l’equilibrio urbanistico del quartiere e mediante il riutilizzo dell’esistente.

 

Canizzano

  • Messa in sicurezza in Strada di Canizzano, un tema che non è stato affrontato adeguatamente dagli attuali amministratori della città, nonostante gli incidenti verificatisi nel corso degli anni.
  • Necessità di un migliore e più frequente servizio di autobus per collegare il quartiere di Canizzano al centro.
  • Valutazione di un adeguato collegamento ciclabile fra Quinto e Treviso.
  • Migliorare l’illuminazione di Via San Vitale.

 

San Lazzaro

  • Risolvere il problema degli allagamenti in via Ghirada e strada del Nascinben.
  • Messa in sicurezza dei passaggi ciclo-pedonali: quello all’uscita della tangenziale – di fronte al supermercato Conad – dovrebbe essere segnalato a monte ai mezzi in arrivo, magari con un lampeggiante. Quelli di incrocio fra il Terraglio e le sue laterali mancano di uno spazio di sicurezza – anche visivo – tale da evitare potenziali sinistri. Sarebbe necessaria una maggior presenza di specchi stradali.
  • Incrementare l’attività di vigilanza delle forze dell’ordine.

 

Sant’Angelo e Santa Maria del Sile

  • Valutare la possibilità di realizzazione di un piccolo sottopasso ciclopedonale in via Cacciatori e di una pista ciclabile lungo via Sant’Angelo.
  • Gestione e riqualificazione del verde pubblico.
  • Manutenzione ordinaria e straordinaria di parco Ducale.
  • Valorizzazione di Villa Letizia.
  • Interventi di limitazione dell’inquinamento acustico proveniente dall’aeroporto.