Città, movimento e inclusione al centro del marchio realizzato da Lisa Reginato

Il vicesindaco De Checchi: «Fare sistema per dare corso a una vera e propria politica dello sport»

È stato presentato questa mattina a Ca’ Sugana il logo di Treviso Città Europea dello Sport 2022 ACES.

Il marchio verrà associato a tutti gli eventi, alle conferenze e alle giornate di approfondimento e di promozione della pratica sportiva che si terranno nei prossimi mesi, dove Treviso, le società e i suoi atleti saranno protagonisti di una specifica programmazione.

Il logo “Treviso Città Europea dello Sport” è stato realizzato dalla graphic designer Lisa Reginato dopo un’analisi partita da stemma, gonfalone e sigillo, ispirandosi poi alle bellezze di Treviso e ai valori che hanno permesso alla Città di ottenere il riconoscimento europeo: disciplina, benessere e inclusione.

Le onde colorate che attraversano intersecandosi la Torre Civica e Palazzo dei Trecento, simboli di operosità, ingegno e abilità, sono il rosa e l’azzurro, rappresentanti la persona con le sue emozioni in un gioco dinamico che vuole interpretare il movimento.

Il logo diventerà poi identificativo del panorama sportivo trevigiano e potrà essere utilizzato anche oltre l’annualità.

«È fondamentale, anche grazie a questi importanti riconoscimenti, divulgare e diffondere lo sport e i suoi valori in maniera non convenzionale, raggiungendo mondi e persone che non seguono o non praticano discipline o attività», afferma il vicesindaco Andrea De Checchi. «Lo sport può diventare inoltre un volano per lo sviluppo economico, il miglioramento della qualità della vita e l’integrazione sociale».

«Attraverso il progetto “Treviso Città Europea dello Sport” intendiamo affiancare l’attività ordinaria delle nostre società sportive con incontri con grandi interlocutori per approfondire tutte le tematiche e dar corso ad una vera e propria politica dello sport», aggiunge De Checchi. «Questo può infatti diventare protagonista di ogni iniziativa amministrativa: inclusione, benessere e vivacità di un territorio dipendono anche dalla capacità di fare sistema del mondo sportivo».