Tenere alta la guardia e avviare una massiccia campagna informativa alla popolazione sull’importanza della vaccinazione anti-Covid.

È il messaggio che CNA Treviso lancia all’Ulss 2 Marca Trevigiana e alla Regione Veneto, preoccupata per i dati di un’indagine SWG che rileva a Nordest il 4% in più di cittadini refrattari alla vaccinazione rispetto alla media nazionale (11% contro il 7%), concentrati nella fascia 24-35 anni.

«Le progressive riaperture stabilite dal nuovo decreto-legge, il calo dei contagi e dei decessi, lo svuotamento delle terapie intensive rischiano di abbassare nella popolazione la percezione del rischio di contrarre la malattia e della conseguente importanza di vaccinarsi al più presto – afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso -. Rischiamo così di rivivere il film horror dell’anno scorso: un’estate da cicale per ripiombare in autunno nell’incubo: impennata dei contagi e dei decessi e chiusura di tante aziende con danni gravissimi all’economia. Il nostro sistema produttivo non può reggere a una nuova stagione di restrizioni: serve usare bene i mesi estivi che abbiamo davanti per garantirci come Italia e come Europa un autunno sostenibile sia per la Salute che per l’Economia».   

Per CNA, il ricordo dei quasi 3,5 milioni di morti causati dal Covid nel mondo, 124 mila nel nostro Paese, deve spingerci a evitare ogni superficialità e intensificare gli sforzi per debellare la piaga del Coronavirus per uscire definitivamente dall’emergenza e ritornare alla vita normale. Così come va tenuto presente che, nel nostro Paese, a causa del Covid, si sono bruciati 150 miliardi di Pil, 108 miliardi di consumi, 16 miliardi di investimenti, 78 miliardi di esportazioni e 400 mila posti di lavoro.

Perciò l’appello dell’Associazione Artigiana è a investire risorse in una campagna informativa per spiegare le ragioni della «responsabilità sociale della vaccinazione» e limitare che la percentuale di refrattari all’immunizzazione possa aumentare nei prossimi mesi e inficiare lo sforzo collettivo.

«La scelta di aderire alla campagna vaccinale va fatta sia per se stessi che per gli altri  – aggiunge Alfonso Lorenzetto, presidente di CNA territoriale di Treviso – ed è l’unico modo per tornare ad una vita normale che permetta di nuovo una compiuta socialità, la continuità scolastica per i nostri figli, lo svolgimento di eventi, il ritorno dei flussi turistici e più in generale la duratura ripresa di tutte quelle attività che da oltre un anno hanno perso ogni occasione di lavoro. Non ci sono scorciatoie e per il raggiungimento di questi obiettivi e  serve il contributo di tutti.»