Mattia Aramu in Venezia-Juventus ©Andrea Pattaro/Vision
Mattia Aramu in Venezia-Juventus ©Andrea Pattaro/Vision

Mattia Aramu, trequartista  del Venezia FC, questo pomeriggio ha incontrato la stampa in videoconferenza. Ecco le sue dichiarazioni.
“Innanzitutto Mattia: come state gestendo questa difficile situazione, soprattutto dal punto di vista psicologico?
“Sappiamo che è un momento difficile, perché non stiamo ottenendo i risultati che vogliamo. Indubbiamente, dal punto di vista psicologico, c’è un forte impatto. Ma queste dieci partite passate le abbiamo archiviate. Il nostro campionato ripartirà dalla gara col Torino. Dovremo ripartire dalle nostre certezze, tra cui il gruppo”.
Uno dei vostri principali problemi è che segnate poco.
“Non riusciamo ad essere sempre incisivi, se non arrivano risultati è anche per questo. Dobbiamo lavorare in settimana, solo così si ottengono risultati. Anche la scorsa stagione, nei momenti di difficoltà, siamo usciti più forti di prima”.
Quali sono le tue condizioni, a livello fisico?
“Ho avuto il Covid durante la settimana della gara contro l’Inter, ora sto migliorando, sto entrando in condizione. E’ stata una brutta batosta, per me e per tutti coloro che hanno contratto il virus, ci vuole tempo per riprendersi al 100%”.
Te la ricordi la prima volta che sei andato a vedere il Torino, da ragazzino?
“Sarà sicuramente un’emozione tornare nello stadio del Torino in cui, come tutti sanno, ci sono cresciuto”.
Qual è stato in particolare il tuo primo ricordo da giovane calciatore?
“Il primo ricordo da bambino è stato al centro sportivo “Agnelli”, dove ho sostenuto il mio primo provino, appunto, per il Torino. Poi ricordo il primo giorno di ritiro quando, dal settore giovanile, ho cominciato a confrontarmi con veri professionisti”.
Quanto potrà influire psicologicamente il fatto che con la Salernitana è ancora tutto da decidere?
“E’ una squadra completamente diversa la Salernitana, adesso, inoltre dopo quello che è successo non so quanto sarebbe giusto giocare. Ma noi dobbiamo solo pensare al campo. Le opinioni dobbiamo tenercele per noi. Ci sono persone che lavorano per queste cose, io non ci metto bocca”.
Il Torino è molto cresciuto. Che cosa dovrà fare il Venezia per agguantare un risultato positivo?
“Dobbiamo affrontare la gara come all’andata, vincendo sui duelli perché loro sono la squadra che in serie A va forte sotto questo aspetto. Dobbiamo metterci cattiveria e dare molta importanza ai punti. Se dovremo essere “sporchi” lo saremo, dovremo dare tutti la vita. Sappiamo che loro sono molto forti e che arrivano da una brutta partita ad Udine. Avranno sicuramente il dente avvelenato per questo, ma noi abbiamo più bisogno di loro di fare punti”.
Quanto ai giocatori del Torino, chi hai studiato particolarmente?
“Sono focalizzati sul collettivo, la loro caratteristica principale è l’intensità, e, come detto, i duelli”.
Anche il Venezia è cambiato, con l’inserimento di nuovi giocatori. tu che sei uno dei veterani del gruppo, come puoi vedere e valutare il loro inserimento?
“Non è facile inserirsi, per chi arriva da un altro campionato. Ma il tempo per farlo non c’è, mancano pochi mesi alla fine del campionato, dobbiamo avere un obiettivo unico e ce l’abbiamo. Dobbiamo farci capire col minimo indispensabile e loro devono essere bravi a capire la situazione, ma sono sicuro che lo faranno, e che ci daranno una grossa mano da qui alla fine del campionato”.