Ivan Javorcic in Venezia FC - Genoa
Ivan Javorcic in Venezia FC - Genoa

Mister Ivan Javorcic, allenatore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in videoconferenza alla vigilia del match contro il Frosinone.
Mister, innanzitutto: quali dei giocatori che hanno avuto problei fisici otranno recuperare per domani?

“Maenpaa e Connolly sicuramente non recuperano, invece Crnigoj sì. Anche Ullmann si è allenato e sarà a disposizione. Certo le condizioni non saranno ottimali, ma potremo contare su di loro”.
Un suo parere sul Frosinone.
“Il Frosinone è una squadra che sta facendo benissimo: frizzante veloce tecnica, ha un giusto mix di giocatori giovani ed esperti, è una compagine equilibrata quindi, con caratteristiche ben precise”.
Che effetto le fa vedere che tanti campioni del 2006 sono in panchina, tra cui uno che affronterà proprio domani? Questa scuola italiana degli allenatori come la valuta?
“Ho fatto il corso a Coverciano con Toni, Pirlo, fra gli altri. E’ una cosa che dà un ulteriore valore alla scuola italiana, che del resto è sempre stata un punto di riferimento a livello mondiale. Io ho finito il Master a Coverciano e ne vado orgoglioso. E’ sempre un motivo di curiosità affrontare questo tipo di allenatori, che portano valori ai giocatori. Sappiamo che fare il giocatore e l’allenatore è diverso, ma i valori ci sono”.
Sabato scorso c’è stato un passaggio a vuoto col Bari, pensa che ci saranno correzioni nel modulo?
“Non sono d’accordo che sia stato un passaggio a vuoto. Siamo molto arrabbiati, questo sì, perché non avremmo meritato la sconfitta, ma dobbiamo invertire il trend di risultati. Ho visto una squadra con un buon equilibrio nelle difficoltà, però manca nella lettura dei momenti decisivi della partita, e questo a livello non personale ma collettivo, per una squadra che deve adattarsi al campionato cadetto e a quel che offre. Ad esempio: squadre come il Cagliari ne affronteremo poche volte, quelle invece come il Bari ne affronteremo molte volte. Col Bari abbiamo fatto bene alcune cose, bisogna prenderle per quel che sono state, però dobbiamo concretizzare, fare punti e risultati, perché se avessimo fatto un risultato positivo avremmo dato continuità e non solo tatticamente, e questo si rifletterebbe anche nel quotidiano. Dobbiamo accettare questo difetto e cercare di limarlo. i dettagli fanno la differenza. E appunto, per correggere i dettagli non c’è altro modo che la partita in sé. La squadra, comunque è in evoluzione, soprattutto in avanti. Ci sono attaccanti puri e tanti giocatori che possono giocare alle spalle. E’ una squadra che presenterà step di evoluzione da centrocampo in poi. Ceppitelli? Per domani è ancora presto, questa settimana è stata la prima dove ha lavorato con i ragazzi, ha bisogno di tempo, specie per il ruolo e il dispendio di energie che ciò comporta. Prima di averlo a disposizione, così come Cheryshev, bisogna passare da determinati step. Ci stiamo riordinando, cercando di dare un senso a quello che stiamo facendo, con la dinamica delle partite in mezzo”.
State lavorando sui contropiedi, sulle transizioni  degli avversari?
“Tutti i giorni e con consapevolezza, perché sappiamo quali sono le caratteristiche degli avversari. La mia squadra è sempre stata in equilibrio, anche vedendo le immagini televisive, analizzandole a posteriori. Ma dobbiamo leggere meglio le situazioni nei momenti chiave del match. Non c’è stato un problema di reparto né di squilibrio. Bisogna, ripeto, capire il momento storico della partita, fare una lettura non tattica ma del vissuto e dell’emotività della partita. E quello, ribadisco è un vissuto collettivo. Poi bisogna capire che le partite si vincono sui dettagli, perché si può subire quell’episodio che magari cambia tutto. In questo momento la squadra paga le circostanze in maniera forte, rimettendoci cioè nei risultati. Bisogna riconoscere che si deve migliorare”.
Qual è il morale del gruppo, specie per la fatica di far fatica ad ottenere punti in casa?
“Chiaramente, soprattutto quando si perde una partita così, è un bello schiaffo, ma i ragazzi hanno reagito e hanno lavorato con consapevolezza, perché stanno costruendo una loro identità e una loro anima, altrimenti non avrebbero reagito, nonostante nel finale ci fossero due rigori per noi. Da questo punto di vista ho potuto osservare una squadra che sa di dover migliorare, ma al contempo che sa di essere pericolosa, di fare le cose con più compattezza e senso di squadra. Non la si può paragonare a quella che ha perso col Benevento, per dire”.
Come sta Svoboda?
“Ha fatto una settimana pulita, quindi è un candidato a giocare al posto di Modolo. Poi abbiamo altri due allenamenti prima di decidere”.
E’ presto per vedere Cheryshev dall’inizio?
“Si può vederlo dal primo momento, fermo restando che, come detto prima, bisogna fare ancora i due allenamenti; è una delle soluzioni che stiamo provando. E’ la naturale evoluzione della squadra. La prima partita sua da titolare, però, non sai che cosa potrebbe dare. Comunque, i tempi sono maturi”.
Com’è l’evoluzione dei centrocampisti centrali?
“Quando difendiamo e costruiamo lo facciamo in un certo modo, più con due mediani, per le caratteristiche che abbiamo. Sono contento per la crescita di Busio, bisogna guidarlo nella veduta un po’ più lunga, ma adesso ha più qualità nel fare un ottimo filtro, deve migliorare perché in quella posizione il percorso te lo guadagni in mesi, non in poche giornate. Ma è generoso, altruista, ha qualità che cerchiamo di fargli evolvere. Crnigoj si avvicina di più ad una mezzala d’assalto. Questa squadra non darà mai dei riferimenti, da questo punto di vista. Nel momento in cui entra in campo, la squadra assorbirà le sue caratteristiche, come con gli altri. E’ una squadra sempre e comunque in evoluzione, fermo restando che ha principi consolidati, e ha più consapevolezza e coscienza, quando sta in campo. Deve essere però più determinata nel risultato. Comunque l’evoluzione di Crnigoj mi è chiara, è sempre offensivo nel gioco, come Cuisance”.
Sul percorso del Frosinone, si può essere ingannati dal rendimento in trasferta. 
“E’ una squadra che subisce poco, i numeri dicono questo. E’ una squadra aggressiva, solida , pericolosa nel pressing, con giocatori veloci in avanti. Penso che le partite vadano giocate con coraggio, e quello che si propone devi accettarlo ed aggredirlo”.