Paolo Zanetti al Penzo
Paolo Zanetti al Penzo

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, dopo la sconfitta in casa contro il Lecce.
Mister, crede che almeno un pareggio sarebbe stato un risultato più equo?
“Dipende dai punti di vista. Se regaliamo due goal al Lecce, è normale che diventa difficile pensare non solo di pareggiare, ma anche di vincere. Io credo che, per quello che è stato espresso oggi sul campo, per quello che il Venezia ha creato, avrebbe meritato forse qualcosa in più del pareggio. Solo che purtroppo noi siamo questi: siamo meravigliosi, nel senso che giochiamo veramente bene, i ragazzi hanno uno spirito straordinario, però purtroppo siamo anche ingenui, perché questa è la realtà dei fatti. E quando giochiamo contro squadre di questa caratura, è già è difficile non prendere goal, se poi, come detto, regaliamo, purtroppo diventa dura. Certo, succede. Non voglio assolutamente colpevolizzare nessuno, anzi penso che faccia parte anche del gap che c’è tra noi e loro, un gap non tanto tecnico, perché onestamente non si è visto, ma di esperienza. Esperienza nel giocare questi tipi di gare dove, secondo me, dobbiamo essere orgogliosi di sapere che è stata una partita tra due grandi squadre, e questo vuol dire che siamo partiti per certi obiettivi, che ce la giochiamo alla pari contro squadre costruite dichiaratamente per andare in Serie A, e che se non ci vanno diretti hanno fallito; quindi, io credo che noi dobbiamo far esperienza di questi errori, di questo tipo di partite, ma il campionato non finisce oggi: mancano ancora nove partite ci sono ventisette punti in palio e sono tantissimi, quindi una cosa che ho detto ai ragazzi è che ora è importante recuperare, è importante, come sempre, cercare di uscire da questa partita cresciuti, e continuare il nostro percorso, che è ancora lungo e secondo me, se siamo questi, va molto, molto bene”.
La formazione che ha schierato è stata la stessa di Ascoli, a parte Forte ed Aramu.
“Mattia non ha recuperato da una distorsione alla caviglia. Speriamo di recuperarlo per sabato, perché per noi è un giocatore importante. Stamani aveva male alla caviglia, lui insieme a Modolo faceva parte dei giocatori nelle situazioni da monitorare, e speriamo di recuperare entrambi per la prossima partita”.
Quanto incide questo risultato sul morale?
“Questo risultato comunque ci sta, ancora di più di quello che è stato la settimana scorsa contro l’Ascoli, dove abbiamo fatto venti occasioni da goal e abbiamo ottenuto solo un punto. E quei punti persi, oggi, ci avrebbero fatto comodo. Perdere contro il Lecce  prendere ci può anche stare, anche se dispiace, per tutto quello che abbiamo visto sul campo. Abbiamo visto un Lecce venire qua con grande rispetto, e l’abbiamo costretto a giocare in ripartenza, a giocare in contropiede, perché i ragazzi ripeto hanno giocato una partita di grandissima personalità, e questo credo che si noti, abbiamo creato tante occasioni. Ma il cinismo del Lecce ha fatto la differenza”.
Parlando dei singoli: come Le è parso Sebastiano Esposito?
“Credo che sia lui che Di Mariano stiano attraversando un ottimo momento. Mi sono tenuto la carta Johnsen per spaccare la partita, perché immaginavo che le squadre si allungassero un po’, quindi mi sarebbe servito maggiormente la velocità di Johnsen che la tecnica di Esposito. Ora, per le rotazioni Johnsen si candida per sabato. Ho un buon parco attaccanti,   i quali producono tanto, ma non segnano molto, e sicuramente bisogna migliorare sotto questo aspetto; però oggi è andato in campo chi stava meglio”.
Adesso testa subito al Monza, un’altra partita molto importante per i percorsi questa squadra.
“Dobbiamo affrontare questo tipo di partite con la consapevolezza che ce la giochiamo,  perché  anche oggi, al di là del risultato, la prestazione è stata importante, contro un Lecce che ultimamente era in formissima, e oggi lo abbiamo messo alle corde per gran parte della gara, il che deve farci pensare che dobbiamo, probabilmente, credere ancora di più in noi stessi, prendere consapevolezza nei nostri mezzi, pensare ancora una volta che, se siamo lì, è perché ce lo meritiamo, non abbiamo mai rubato neanche una partita quest’anno. Le partite, anzi, sono sempre state figlie delle nostre prestazioni. Non sappiamo giocare  diversamente da così, nel senso che siamo una squadra arrembante e che fa del gioco la propria forza. Poi è normale che, quando si produce tanto, ci si aspetta anche di essere più completi, su questa cosa dobbiamo migliorare. Come dall’altra parte, dobbiamo ritornare a concedere qualcosa di meno”.